Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » GdM-Ma l'esperto Omar Calabrese: e quali saranno di fatto i docenti?

GdM-Ma l'esperto Omar Calabrese: e quali saranno di fatto i docenti?

L'ANNUNCIO / Ma l'esperto Omar Calabrese: e quali saranno di fatto i docenti? "Nei licei si insegnerà anche tv e pubblicità" Il ministro Moratti: e anche videomusica per aprire le porte...

01/03/2003
Decrease text size Increase text size
La Gazzetta del Mezzogiorno

L'ANNUNCIO / Ma l'esperto Omar Calabrese: e quali saranno di fatto i docenti?
"Nei licei si insegnerà anche tv e pubblicità"
Il ministro Moratti: e anche videomusica per aprire le porte ai nuovi linguaggi

ROMA Italiano, matematica, lingue. Ma anche - ed è questa la novità - tv, cinema, pubblicità e videomusica. Il liceo del futuro, quello targato Letizia Moratti, aprirà le porte anche ai nuovi linguaggi della società contemporanea. E non solo: i ragazzi dovranno avere orizzonti di analisi sempre più ampi, essendo in grado di cogliere le radici che legano la nostra cultura al mondo giudaico-cristiano ed anche islamico.
Una svolta rispetto ai tradizionali programmi liceali, che all'analisi e allo studio dei nuovi linguaggi, così come all'approfondimento di diversi contesti culturali e religiosi, non sempre hanno riservato spazi specifici. Ad annunciare le novità in arrivo è stato lo stesso ministro Moratti, in occasione del summit di esperti in corso a Fiuggi per un confronto su contenuti e profili di uscita degli studenti dal percorso del liceo. Il documento in proposito messo a punto dal ministero dell' Istruzione è chiaro: al termine del percorso liceale, i ragazzi dovranno anche essere in grado di "comprendere nei loro contenuti, nei loro impliciti e nelle loro strategie retoriche messaggi orali e visivi, scritti e multimediali (dal linguaggio comune all'urbanistica, dalla tv e dal cinema agli oggetti del quotidiano, dalla pubblicità alla videomusica e alle altre tecnologie della comunicazione)" e di "produrre testi orali, scritti e multimediali di una certa lunghezza, adatti alle varie situazioni interattive". Ma il documento che traccia le linee base per i profili d'uscita dai licei specifica pure che, grazie all'insieme delle letture e dei percorsi svolti, gli studenti dovranno saper "riconoscere in tratti e dimensioni della cultura e del vivere sociale contemporanei le radici che li legano al mondo classico, giudaico-cristiano ed anche islamico". Insomma, un liceo che si affacci anche alla contemporaneità, cercando di fornire ai giovani tutti gli strumenti per poterla decodificare.
È perplesso Omar Calabrese, massmediologo e osservatore della società: ben venga lo studio dei nuovi linguaggi, da quello televisivo a quello pubblicitario, nelle scuole superiori, ma chi insegnerà queste materie? Il professore di greco e latino? "In linea generale il principio di introdurre elementi di varietà e modernità è giusto, ma - osserva - è esposto in maniera assai generica". La questione di fondo, secondo Calabrese, è a monte: "Se non si introducono criteri per selezionare chi dovrebbe insegnare queste materie, si sembra solo moderni rischiando di fare un'operazione di facciata, di pura cosmetica".