Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » GdM-Ricorso straordinario al presidente della Repubblica. E' lo strumento scelto dal "Forum per la scuola pubblica" nuovamente in campo in difesa del ........

GdM-Ricorso straordinario al presidente della Repubblica. E' lo strumento scelto dal "Forum per la scuola pubblica" nuovamente in campo in difesa del ........

Ricorso straordinario al presidente della Repubblica. E' lo strumento scelto dal "Forum per la scuola pubblica" nuovamente in campo in difesa del ........ Ricorso straordinario al presidente dell...

06/12/2002
Decrease text size Increase text size
La Gazzetta del Mezzogiorno

Ricorso straordinario al presidente della Repubblica. E' lo strumento scelto dal "Forum per la scuola pubblica" nuovamente in campo in difesa del ........

Ricorso straordinario al presidente della Repubblica. E' lo strumento scelto dal "Forum per la scuola pubblica" nuovamente in campo in difesa del diritto all'istruzione gratuita e uguale per tutti, caposaldo della Costituzione. Ieri mattina la presentazione dell'iniziativa, a cura dalla portavoce Lea Borrelli: "Il ricorso è contro il protocollo d'intesa, sottoscritto fra il ministero dell'istruzione e la Regione Puglia, che mira a portare a termine l'obbligo scolastico nei centri regionali di formazione professionale.
Il tutto, in barba alle normative vigenti". Docenti, studenti, genitori, esponenti della società civile fanno appello al capo dello Stato, Ciampi: "Il ministro Moratti, con un semplice atto amministrativo, pretende di sperimentare l'applicazione di una legge sulla scuola mai nata, approvata senza la copertura finanziaria e soltanto dal Senato. Tale circolare, a parte queste gravi anomalie che ne inficiano la validità, prevede che le private paritarie ammesse alla sperimentazione possano fruire dei fondi statali, danneggiando operatori e utenti del servizio pubblico".
Chi ha materialmente esteso il ricorso sono il professor Vito Savino e il magistrato Nicola Colaianni: "Ecco un esempio di cittadinanza attiva. Non opporsi ad una legge che offre l'alternativa fra istruzione e lavoro per i ragazzi di 14 anni vuol dire optare per una società nella quale avrà valore il saper fare piuttosto che la capacità di ragionare. E' un salto indietro nel tempo, quando la necessità costringeva le famiglie a indirizzare i figli verso un mestiere".
Lea Borelli, oltre che portavoce, docente del liceo classico "Socrate", paventa il rischio di un incremento della percentuale di dispersione: "Se si abroga la norma sull'innalzamento dell'obbligo scolastico - oggi la soglia è dei 15 anni - e si dà la possibilità di conseguire il diploma nei centri di formazione, si va incontro alla eventualità che un numero crescente di ragazzi abbandoni i banchi".
Di qui l'invito ai cittadini a sottoscrivere il ricorso: è possibile ritirare il modulo nelle sedi delle associazioni che aderiscono alla campagna, e cioè l'Arca, il Cidi (via Bozzi), Città plurale, i Cobas di Bari e di Molfetta, l'Associazione 31 ottobre per una scuola laica e pluralista, il Coordinamento studenti medi antifascisti - Uds, gli Studenti libertari autonomi. Info: leaborr@tin.it.

Antonella Fanizzi