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GdM-Stato di agitazione

Chiesto il rinnovo del contratto degli insegnanti Stato di agitazione proclamato dai sindacati La volontà, al momento, è quella di evitare lo sciopero. Ma "lo stato di malessere sta per ra...

14/05/2003
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La Gazzetta del Mezzogiorno

Chiesto il rinnovo del contratto degli insegnanti
Stato di agitazione
proclamato dai sindacati

La volontà, al momento, è quella di evitare lo sciopero. Ma "lo stato di malessere sta per raggiungere il limite di sopportabilità", dichiarano i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Snals del settore scuola. I docenti sono stufi: il contratto è scaduto 17 mesi fa. E non è stato ancora rinnovato. Le organizzazioni di categoria si fanno portavoci del disagio e proclamano lo stato di agitazione. L'obiettivo è quello di "contrastare il disegno dell'amministrazione centrale di ridimensionare il ruolo della scuola pubblica statale, portando avanti forti attacchi alla sua autonomia e ai suoi operatori, anche attraverso politiche economiche volte a irrazionali risparmi e atti unilaterali. Il fine è delegittimare le organizzazioni sindacali a tutti i livelli".
Anche i gruppi di base, in questo caso la Gilda, invitano gli insegnanti alla mobilitazione. Il coordinatore provinciale, Alessio Alba, si rivolge ai collegi dei docenti per "confermare in blocco tutti i libri attualmente in uso". E ancora: "In alternativa allo sciopero, manifestiamo il nostro disappunto programmando sin da ora, per il prossimo anno scolastico, il blocco delle attività aggiuntive, compresi viaggi d'istruzione, visite guidate, stage nelle aziende".
Continua inoltre la polemica in merito all'applicazione della riforma Moratti. E' lo Snals che richiama l'attenzione sulle iscrizioni anticipate in prima elementare. Si legge nella nota: "La legge prevede solo la facoltà di iscrizione degli alunni precoci. Gli altri aspetti innovativi (tutor, orario, porfoglio) saranno disciplinati dai decreti ministeriali attuativi. Le "indicazioni" e le "raccomandazioni" emanate l'anno scorso dal Ministero non hanno valore normativo, perché la legge prevede appositi decreti da sottoporre al parere della conferenza Stato-Regioni e delle competenti commissioni parlamentari, ovviamente con relativa copertura finanziaria. Il decreto sulla sperimentazione è privo di valore in quanto espressamente previsto per il solo anno scolastico 2002/2003". a.f.