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Giornale di Brescia-I precari chiedono un decreto

Alle 17 assemblea alla Camera del Lavoro di via Folonari Scuola, i "precari" chiedono un decreto Sarà certo vivace l'assemblea dei precari delle scuole statali bresciane (insegnanti e...

26/08/2003
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Giornale di Brescia

Alle 17 assemblea alla Camera del Lavoro di via Folonari
Scuola, i "precari" chiedono un decreto

Sarà certo vivace l'assemblea dei precari delle scuole statali bresciane (insegnanti e non docenti), organizzata per le 17 di oggi, alla Camera del lavoro in via Folonari 22, organizzata dai sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil. Almeno due i temi all'ordine del giorno. Trattandosi di personale, che, "dopo anni di impegno, di presenza qualificata nella scuola, che hanno permesso lo svolgersi regolare delle lezioni e l'ordinato disbrigo di quanto ruota attorno all'attività formativa", i sindacati chiedono al Governo l'emanazione di un decreto. Il quale consenta, in tempi brevi, l'assunzione a tempo indeterminato (in pratica in ruolo) dei precari sui posti tuttora scoperti di titolare: a Brescia fra docenti e Ata (personale amministrativo, tecnico, ausiliario) i posti liberi sono circa 2mila. Secondariamente si vuole dare una risposta alle proteste dei docenti precari "storici" (coloro che negli scorsi anni hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento attraverso i concorsi ordinari o riservati), i quali, a fine luglio, a seguito di una sentenza del Tar del Lazio, si sono visti togliere dalle graduatorie permanenti provinciali, nelle quali sono inseriti, 18 punti. Un punteggio che il ministro aveva precedentemente loro concesso per cercare di riequilibrare lo svantaggio registrato rispetto ai neolaureati (precari pure loro), ai quali, avendo frequentato i corsi universitari delle Scuole di specializzazione all'insegnamento superiore (Ssis), erano stati riconosciuti 30 punti. L'assemblea è la prima di una serie di iniziative sindacali per sensibilizzare i cittadini su un problema, che "non solo va risolto per rispondere alle legittime aspettative della categoria", ma "è direttamente collegato alla qualità della scuola, che, nella stabilità e nella continuità di programmazione del personale, ha le condizioni preliminari per realizzarsi".