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Giornale di Vicenza-Riforma Moratti, coro di no

SCUOLA. L'Anci: tempi troppo stretti. C'è la minaccia di scioperi all'inizio delle lezioni se ci saranno tagli di organici Riforma Moratti, coro di "no" Sindaci e sindacati danno battaglia...

10/08/2002
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Il Giornale di Vicenza

SCUOLA. L'Anci: tempi troppo stretti. C'è la minaccia di scioperi all'inizio delle lezioni se ci saranno tagli di organici
Riforma Moratti, coro di "no"
Sindaci e sindacati danno battaglia contro la sperimentazione
Roma. I sindaci fermano la riforma Moratti. "I tempi sono troppo stretti. Senza regole precise e concordate la sperimentazione della riforma della scuola, anche se in numero ristretto di scuole materne ed elementari, non si può fare". Non potrebbe essere più chiaro il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani. L'Anci ha indicato con una lettera indirizzata due giorni fa a Viale Trastevere le condizioni per iniziare il dialogo e ha ricevuto, a stretto giro di posta, una convocazione del tavolo tecnico per fine agosto. Anche dai sindacati è arrivato un coro di no al ministro, con la minaccia di una raffica di agitazioni e scioperi all'inizio dell'anno scolastico se non verranno convocati al ministero già questo mese. E se la sperimentazione comporterà un taglio degli organici. Non è soltato la mini-sperimentazione, con l'introduzione del maestro "prevalente", ad infiammare gli animi. C'e pure il rinnovo del contratto dei docenti, ormai scaduto da otto mesi. Il ministro dell'Istruzione aveva proposto un negoziato separato per i professori, non assimilabile a quello degli altri dipendenti della scuola. Ma il ministro Frattini aveva respinto la proposta al mittente, giudicandola "inattuabile".
Fatto sta che i docenti non solo non hanno avuto il contratto separato, ma nessun contratto in assoluto. Sicchè sono sul piede di guerra. Per la scuola insomma, ma anche per tutti i contratti pubblici da rinnovare (riguardano 3 milioni di dipendenti), si profila davvero un autunno "caldo".
Il negoziato comincerà il 3 settembre, con i ministeriali, con l'ipotesi di un aumento medio di 102 euro, sulla base dell'accordo siglato il 4 febbraio scorso con la mediazione del vice presidente del consiglio Fini. Ma i sindacati hanno già fatto sapere che non basta perchè secondo loro la stima dell'inflazione nel 2002 e 2003 fatta dal Tesoro è troppo bassa. L'inflazione cresce e noi - hanno mandato a dire al governo - "vogliamo di più". Ma l'incertezza sui conti pubblici potrebbe rendere ancora più difficile la trattativa.
Non solo. C'è pure il problema dei dirigenti scolastici. Il ministro Moratti aveva promesso che sarebbe stato presto bandito il concorso per il loro reclutamento, dopo 12 anni. In questo modo 1.500 presidi avrebbero potuto finalmente essere riconosciuti nella qualifica, che molto spesso hanno già esercitato di fatto come supplenti. L'avvio del bando però è stato ancora rinviato. Sempre per lo stesso problema: i soldi.
Il mondo della scuola è dunque in fermento in piena stagione estiva. E l'istruzione sembra già diventata terreno di battaglia tra la maggioranza e l'opposizione. "La presentazione del libro bianco sulla scuola da parte di Sergio Cofferati - ha detto ieri senza mezzi termini Sandro Bondi di Forza Italia - e molti altri indizi, indicano che sta già partendo una nuova, gigantesca, campagna di disinformazione e di macroscopiche menzogne sulla scuola con l'obiettivo di preparare scioperi e manifestazioni contro il governo e contro il ministro Moratti a partire dall'inizio del nuovo anno scolastico".
Ma sono molto perplesse, anche se non del tutto contrarie alla sperimentazione, persino le associazioni dei genitori. Non sono infatti i contenuti, quanto le modalità e i tempi con cui dovrebbe essere attuata a turbare le famiglie.
"Siamo molto preoccupati per i genitori che a settembre, a pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, non sapranno ancora se possono o meno iscrivere i loro figli a scuola - spiega Luisa Santolini, presidente del Forum delle associazioni familiari- Soprattutto pensiamo che si debba poter dare alle famiglie la possibilità di scegliere se iscrivere o meno in anticipo i proprio figli a scuola".
Secondo il Forum, il mini-test sulla riforma Moratti sarebbe una sperimentazione a macchia di leopardo, in quanto coinvolgerebbe solo i Comuni che se la possono permettere. "Una scelta così importante verrebbe ad essere affidata -continua Santolini- alla benevolenza degli enti locali più ricchi, con l'ennesima penalizzazione del Sud".
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