Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Cittadino-Mi-Troppi i professori del Mattei

Il Cittadino-Mi-Troppi i professori del Mattei

Donato Replica la scuola: "Abbiamo molti docenti perché in ogni laboratorio lavorano in due" Troppi i professori del Mattei Il governo vuole tagliare, ma si alzano i venti di guerra San ...

14/12/2002
Decrease text size Increase text size

Donato Replica la scuola: "Abbiamo molti docenti perché in ogni laboratorio lavorano in due"
Troppi i professori del Mattei
Il governo vuole tagliare, ma si alzano i venti di guerra

San Donato Troppi insegnanti al Mattei. A sostenerlo il ministro dell'istruzione Letizia Moratti. Che, per questa scuola, come per altre 197 della Lombardia, avrebbe previsto dei dimensionamenti. E nell'elenco stilato dalla lady di ferro della politica italiana, che comprende 2 mila scuole, è presente anche l'Itis Volta di Lodi, uno degli istituti superiori più frequentati della provincia. Entrambe le scuole vengono dichiarate sottodimensionate, in quanto il rapporto tra docenti e alunni sarebbe inferiore a 9,5. Un gruppo di parlamentari, tra i quali Pierluigi Castagnetti, Ermete Realacci e Antonio Rusconi hanno presentato un'interrogazione urgente alla camera. "Quelli a rischio sono istituti comprensivi - spiega Realacci, che è anche presidente nazionale di Legambiente -; noi abbiamo sollevato l'allarme perché potrebbero esserci tagli di classi, piuttosto che accorpamenti o spostamenti di scuole". La preoccupazione, anche a detta dell'onorevole Castagnetti è forte. "Il governo - spiega - con una nota successiva alla stesura della lista delle 2 mila scuole ha congelato l'iniziativa dichiarando l'opportunità di non dover procedere, nell'immediato, a ulteriori tagli. I timori però restano, soprattutto per molti piccoli comuni nei quali, attorno alla scuola, è stata costituita la vita della comunità locale". Sul piede di guerra anche l'Associazione nazionale comuni d'Italia. "Ridimensionare le scuole - commenta il presidente Giuseppe Torchio - significa ridimensionare l'identità della comunità locale. In Lombardia gli accorpamenti ci sono già stati in passato. Adesso basta". Il preside e il vice preside dell'Istituto tecnico industriale di San Donato sono perplessi: "Di ufficiale, a scuola, non è ancora arrivato nulla - commentano Guido Paracchini e Luigi Mattusi -; da noi ci sono circa 900 alunni e 104 professori, ma abbiamo moltissimi laboratori e la normativa prevede che in ogni laboratorio ci siano due insegnanti. Su dieci materie, per esempio, arriviamo anche ad avere 15 docenti. È normale. O ci tolgono i laboratori o cambiano la normativa. E se lasciano le classi con 25 studenti e il parametro è quello del rapporto docenti alunni, i conti non potranno mai tornare". Secondo Mattusi anche con l'accorpamento il ministero non riesce a ridurre il numero degli insegnanti, perché sono calcolati a ore. "Con le fusioni - spiega - al massimo risparmiano sui dirigenti e sui segretari".
Stefano Taravella, dirigente del Volta, preferisce non commentare, perché non ha notizie certe in merito. Non crede però che il ministero possa attuare misure di dimensionamento sul suo istituto tecnico: "È la scuola più grossa della provincia - dice -; se intervengono sulla nostra, allora cosa fanno con le altre? Se dovremo alzare il numero di alunni per classe lo faremo. Ma avere un numero basso di studenti in ogni aula è un fatto positivo. Con pochi allievi si insegna meglio".

Cristina Vercellone