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Il Giorno- Docenti-Moratti, niente disgelo

Docenti-Moratti, niente disgelo Cartelli, striscioni ("demorattizziamo la scuola"), musiche, perfino qualche sketch di improvvisate imitatrici e un paio d'ore di presenza davanti al nuovo Pic...

21/04/2002
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Il Giorno

Docenti-Moratti, niente disgelo
Cartelli, striscioni ("demorattizziamo la scuola"), musiche, perfino qualche sketch di improvvisate imitatrici e un paio d'ore di presenza davanti al nuovo Piccolo Teatro, dove era in corso il convegno sulla scuola organizzato dalla Fondazione Liberal.
Così si è articolato il presidio contro i tagli alla scuola lombarda e alla riforma Moratti organizzato ieri mattina dai sindacati regionali scuola di Cgil, Cisl e Uil, con la partecipazione dei ragazzi dell'Uds. La denuncia: "Nessun cittadino lombardo potrà mai capire come sia possibile tagliare 1.185 posti della scuola lombarda a fronte di un aumento di quasi 9.000 allievi".
Soltanto al termine dei lavori un gruppo di studenti ha raggiunto l'uscita in tempo per incrociare il ministro e intonare qualche coro di protesta. E neppure i sindacati sono stati ricevuti (lo avevano chiesto) dal ministro. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil scuola si sono però incontrati con il direttore generale Antonio Zucaro e a lui hanno proposto di intervenire in sede di definizione degli organici di fatto attribuendo alle scuole non solo (come già concordato) tutti i docenti necessari per far fronte alle nuove iscrizioni, ma anche quelli utili per progetti, iniziative e insegnamento della lingua straniera. Nella giornata di chiusura del convegno, sono intervenuti, oltre al ministro, Formigoni e Umberto Agnelli, che aveva invitato il ministro a "dare priorità a un consistente programma di educazione all' Europa".
Una proposta accolta immediatamente dal ministro Moratti (nella foto), che ha ribadito una priorità della riforma: "Il nostro obiettivo è dar vita a uno spazio europeo dell' istruzione", attraverso la "formazione permanente", che va ampliata liberando i programmi comunitari e incentivando la mobilità degli studenti".
Gi.Gu.