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Il Mattino-ALLARME-TAGLI

ALLARME-TAGLI Anche in Campania la protesta contro la riforma ed i tagli alla scuola si è intrecciata con i temi della pace. Sul fronte della protesta proprio la vastità delle rivendicazioni, hann...

26/03/2003
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Il Mattino

ALLARME-TAGLI
Anche in Campania la protesta contro la riforma ed i tagli alla scuola si è intrecciata con i temi della pace. Sul fronte della protesta proprio la vastità delle rivendicazioni, hanno dato consistenza e voce allo sciopero "made in Campania". dove, soprattutto a Napoli, si è registrata una delle maggiori mobilitazioni nazionali. E le cifre parlano da sole: in Campania ci sarà il 17% dei tagli del personale, in totale 2.500 posti, 1.900 insegnanti e 600 addetti ad altre mansioni. Una grossa fetta, quindi, delle 1300 scuole partenopee, sono rimaste chiuse; stimata al 65% l'adesione del corpo insegnante, mentre cifre ancora più elevate si sono registrate per il personale non docente.
Dura la condanna alla riforma "che penalizza il Sud in particolare", da parte del segretario generale della Cisl scuola Daniela Colturani, che ha partecipato all'assemblea di docenti e studenti alla Mostra d'Oltremare. "Abbiamo sempre ritenuto - ha detto la Colturani - che il Sud andasse sostenuto con l'arricchimento dell'offerta formativa. I tagli ridurranno gli aspetti qualitativi dell'offerta, è una contraddizione rispetto all'attenzione per il Sud che il governo dice essere tra le sue priorità". Soddisfatti i sindacati. "Oggi parte - ha detto il segretario della Cisl campana- un nuovo segnale di opposizione ai tentativi di mettere la scuola pubblica nell'angolo".