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Il Nuovo-L'Ulivo attacca la devolution: E' pericolosa

L'Ulivo attacca la devolution: "E' pericolosa" Il Governatore Bassolino e l'ex presidente del Senato, Nicola Mancino, sparano a zero sulla riforma di Bossi. "Creerà caos tra il governo centrale ...

10/02/2003
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Il Nuovo

L'Ulivo attacca la devolution: "E' pericolosa"

Il Governatore Bassolino e l'ex presidente del Senato, Nicola Mancino, sparano a zero sulla riforma di Bossi. "Creerà caos tra il governo centrale e gli enti locali". "Pronti al referendum".
ROMA - Ulivo all'attacco della devolution. A sparare a zero contro la riforma tanto cara a Umberto Bossi sono l'ex presidente del Senato Nicola Mancino e il Governatore della Campania, Antonio Bassolino. L'occasione è stata la Festa d'inverno della Margherita in corso nei pressi di Udine.

I due esponenti del centrosinistra discutono della decisione presa all'epoca dall'Ulivo al governo di riformare il titolo V della Costituzione con pochi voti di scarto e poi demoliscono la devolution che viene vista come "un inganno", una scelta "rischiosa e pericolosa".

Se Bassolino giudica la scelta del centrosinistra come "strategica", Mancino sottolinea che "sarebbe stato meglio, comunque, arrivare a una riforma organica della Costituzione anche se - precisa - le condizioni erano quelle che erano, con la Lega disposta sempre ad alzare il prezzo e con una difficoltà, manifestatasi nel corso dei decenni, a far realmente funzionare le Bicamerali".

Il presidente della Campania ribadisce tuttavia che la riforma del titolo V della Costituzione deve essere ancora completata ma , dice, "in senso autenticamente federale", mentre "il centrodestra sta oggi facendo una politica opposta: sta varando, cioè, leggi fortemente centralistiche togliendo autonomia alle Regioni e agli Enti Locali" Da qui l'attacco frontale alla devolution che è "rischiosa e pericolosa, non perché può portare alla secessione, ma perché crea caos nel Paese''.

Ancora più esplicito Mancino il quale rilancia l'ipotesi di ricorrere al referendum se la riforma di Bossi dovesse essere approvata. "Noi - ha spiegato Mancino - speriamo che questa maggioranza ritiri il progetto sulla devolution, ma se non sarà cosi siamo pronti a raccogliere le firme per abrogare quella legge".

Mancino ha criticato la devolution "perché - ha detto - mette lo Stato contro le Regioni e queste ultime contro i
Comuni". ''Non c'è infatti - spiega - chiarezza tra materie esclusive delle Regioni e materie esclusive dello Stato. Siamo dell' idea che nei settori dell'istruzione, della sanità e della polizia non ci possa essere alcuna competenza esclusiva delle Regioni. Il nostro modello di federalismo è solidale e cooperativo ed è stato già definito nella riforma del Titolo 5 della Costituzione approvata nella scorsa legislatura".