Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Nuovo-Scuola, la riforma prende corpo, via ai decreti

Il Nuovo-Scuola, la riforma prende corpo, via ai decreti

Scuola, la riforma prende corpo, via ai decreti Arrivano i primi decreti attuativi che traducono in pratica il disegno di legge approvato in Parlamento: troppe assenze provocheranno una bocciatura,...

07/05/2003
Decrease text size Increase text size
Il Nuovo

Scuola, la riforma prende corpo, via ai decreti

Arrivano i primi decreti attuativi che traducono in pratica il disegno di legge approvato in Parlamento: troppe assenze provocheranno una bocciatura, mentre i bimbi potranno scegliere tra canto o pittura.

ROMA - A Palazzo Chigi sbarcherà venerdì, per essere presentato al Consiglio dei ministri. La sua approvazione, ormai, è quanto mai urgente, visto che regolerà e permetterà la partenza della prima tranche di riforma scolastica già dal prossimo settembre.

E' il primo dei decreti attuativi che, dopo l'approvazione della riforma Moratti sui cicli scolastici, dovrà dare corpo e concretezza alle linee guida fissate dal Ministero e dal Parlamento con il disegno di legge presentato dal ministro qualche mese fa.

Nel testo, ci sono già le prime norme in grado di imprimere un cambiamento al sistema: dovrà ripetere l'anno, ad esempio, chi si assenti dalle aule (di medie e superiori) per circa due mesi. Ciascuna scuola potrà costruire un curriculum formativo nel quale 4 o 5 ore a settimana potranno essere utilizzate a discrezione del corpo docente per approfonidre gli aspetti cosiddetti "interdisciplinari" fra le materie.

E gli istituti potranno chiamare a insegnare, con contratti di prestazione d'opera e su eventuale richiesta delle famiglie esperti di canto, musica, attività espressive, e altro ancora.

In maniera più organica, comunque, il decreto mette ordine sull'orario dell'insegnamento assegnando, in via sperimentale, un minimo di 875 ore (fino a un massimo di 1700) nella cosiddetta "Scuola d'infanzia", ovvero le ex materne. Nella "primaria", meglio nota come elementari, le ore saranno 891, ovvero 27 a settimana, più 99 facoltative, nelle quali, appunto, si svolgeranno lezioni che possono andare dal canto, alla pittura, a seconda delle richieste dei genitori e delle inclinazioni del consiglio scolastico.

Viene resa più organica anche la figura del tutor, che dovrà seguire i ragazzi dalle 18 alle 21 ore settimanali, e il cui contratto dovrà avere una durata almeno biennale, per assicurare la "continuità didattica".

Stando al Corriere della Sera, che ne riferisce oggi, qualche obiezione da parte dei centristi della maggioranza potrebbe ritardarne l'approvazione. Ma di fatto si attende con urgenza il via libera governativo, per sottoporre poi il tutto al parere della Conferenza Stato Regioni e delle Commissioni parlamentari, che avranno 60 giorni di tempo per esprimersi.