IL Tempo-La Moratti rifà i conti delle graduatorie

La Moratti rifà i conti delle graduatorie Tre ipotesi allo studio del Ministero. La più accreditata: un punto per ogni tre anni di occupazione
LA circolare ministeriale comunicata al Consiglio nazionale della Istruzione, Cnpi, riguarda tre tipologie di proposte che, a detta di Viale Trastevere, dovrebbero dar seguito alla sentenza del Consiglio di Stato sull'illegittimità dei 30 punti aggiuntivi assegnati ai neo abilitati con le Ssis rispetto a quanti invece hanno un determinato punteggio in graduatoria perché cumulato dopo anni di servizio scolastico.
Per equiparare le posizioni di supplenti cosiddetti "storici" e "sissini" - coloro che hanno acquisito l'abilitazione frequentando le scuole universitarie di specializzazione per l'insegnamento secondario - potrebbero essere assegnati ai precari 6 punti in base al voto conseguito al concorso ordinario, oppure in seconda battuta, 2 punti ogni tre anni di servizio per un massimo di nove anni. Cumulando questa ipotesi si rientrerebbe sempre nel primo caso perché, a conti fatti, sarebbero assegnati comunque 6 punti. La terza eventualità riguarderebbe 3 punti per il servizio ordinario cui sommare successivamente 1 punto per ogni 3 anni di occupazione. Questa potrebbe essere la supposizione più appropriata valutando che i supplenti in oggetto vantano nientemeno che una dozzina d'anni di insegnamento. In quanto ai titoli che a costoro verrebbero riconosciuti si aggiungerebbero 3 punti alla laurea quadriennale, 3 alle abilitazioni mentre solo 1 punto e mezzo per la laurea triennale o "breve". Le attività curriculari successive dei docenti come dottorati e master otterranno un punteggio ulteriore. Per il dottorato di ricerca si aggiungerà 1 punto per ogni anno di corso. Laddove il docente abbia a vantare un titolo di master di primo livello otterrà un altro punto. Un punto e mezzo sarà assegnato in aggiunta a chi avrà conseguito un master di II livello. Borse di studio e corsi di perfezionamento saranno valutate 3 quarti di punto. Nella circolare non sono stati menzionati ulteriori riconoscimenti per pubblicazioni o titoli conseguiti fuori dal territorio nazionale che ad oggi i docenti, precari o di ruolo, vantano ad ogni occasione di confronto.
Ant. Ald