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Il Tempo-Sciopero nelle scuole il 24 marzo per il contratto

Sciopero nelle scuole il 24 marzo per il contratto SCIOPERO generale di tutto il personale della scuola il 24 marzo. I sindacati del settore di Cgil, Cisl, Uil e lo Snals hanno dichiarat...

16/02/2003
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Il Tempo

Sciopero nelle scuole il 24 marzo per il contratto
SCIOPERO generale di tutto il personale della scuola il 24 marzo. I sindacati del settore di Cgil, Cisl, Uil e lo Snals hanno dichiarato lo stato di agitazione ed avviato le procedure previste per lo sciopero, fissato appunto per il 24 marzo, per protestare contro lo stallo delle trattative per il rinnovo del contratto della categoria. Nella scuola statale, fra docenti e non docenti, lavora un milione di persone.
In un comunicato unitario si legge che "con il contratto scaduto da quattordici mesi, il governo non ha ancora creato le condizioni per la sua chiusura. In particolare, dopo l'impegno assunto il 20 dicembre 2002 dal ministro Moratti sulla quantificazione delle risorse da destinare alla valorizzazione professionale del personale docente e tecnico-amministrativo Ata, in relazione a quanto previsto dalla Finanziaria - sottolineano - a tutt'oggi non è stata ancora data da parte del governo effettiva disponibilità al loro utilizzo".
Tra i motivi della protesta anche la mancata immissione in ruolo del personale docente e i tagli alla spesa e agli organici.
In caso di esito negativo del tentativo di conciliazione, i sindacati hanno annunciato che attiveranno "iniziative di lotta e di protesta articolate per dare voce al disagio della categoria". Nell'ambito di tali iniziative, che proseguiranno fino alla firma del contratto, lo sciopero generale di tutto il personale per il giorno 24 marzo 2003.
Daniela Colturani, segretario generale della Cisl Scuola, ha sottolineato che "risulta insopportabile e provocatorio l'ulteriore blocco della trattativa pur in presenza di specifiche risorse stanziate nella Finanziaria", e che la protesta è anche contro "la politica di pesanti tagli agli organici e di precarizzazione del rapporto di lavoro".