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Il Tirreno-Piombino-Un coro di no contro la riforma Moratti

Un coro di no contro la riforma Moratti Affollata assemblea con docenti, genitori, sindacalisti, politici ...

11/01/2004
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Il Tirreno

Un coro di no contro la riforma Moratti
Affollata assemblea con docenti, genitori, sindacalisti, politici


PORTOFERRAIO. Un deciso no alla Moratti. É quello scaturito dall'assemblea, promossa dall'Istituto comprensivo di Portoferraio.
Un incontro che alla sala della Provincia ha coinvolto circa 300 tra genitori, insegnanti, sindacalisti e amministratori, provenienti da ogni comune. Presente l'assessore regionale all'Istruzione Paolo Benesperi. Un no senza condizioni da tutto il comparto scuola elbano che rinforza e rilancia la mobilitazione, già in atto, che intende respingere al mittente la legge 53 sulla riforma della scuola.
Precise le motivazioni: "Un salto nel buio, un ritorno al passato, nessuna garanzia per le fasce più deboli della società, per gli svantaggiati", è stato il commento unanime. "Pare evidente un futuro stravolgimento del fare scuola e una sua forte dequalificazione, - ha detto Loredana Maffoni - se la legge non sarà fermata si potrebbe cadere nel caos". Sulla stessa lunghezza d'onda Benesperi: "Il progresso scolastico fu costruito, con fatica, negli anni '70 - ha detto il rappresentante della Regione - con la nascita degli organi collegiali, che favorirono la partecipazione alla vita della scuola di molte componenti della società. Ora la Moratti vuole farci tornare indietro di 30 anni. La sua legge non è accettabile e i maggiori comuni d'Italia hanno redatto un documento per rifiutare l'attuazione della legge 53. Il 17 gennaio ci sarà un'altra grossa manifestazione, a Roma, dove genitori, insegnanti di tutta Italia, e altre forze, si opporranno alla riforma". La riunione è stata aperta e condotta da Alessandro Mazzei, nuovo presidente del Consiglio d'Istituto del Comprensivo retto da Vincenzo Liorre. Paola Berti ha illustrato, con l'uso del computer, le caratteristiche della legge Moratti. "Fra le specificità più evidenti - ha detto la docente vicaria della Pascoli - c'è da dire che sparisce il tempo pieno nella scuola elementare e il prolungato alla media. La scuola materna diventa di tipo assistenziale, con l'iscrizione già possibile quando i bambini compiono i 2 anni e mezzo, che si potranno trovare con altri compagni più grandi anche di 20 mesi. Sarà molto probabile un maggiore impegno, ma non è previsto ulteriore personale specializzato. Si riduce poi il tempo scuola annuale pur con la scelta d'attività opzionali da parte delle famiglie e questo potrebbe determinare un netto ridimensionamento degli organici e la creazione di orari e classi difficilmente gestibili. Ci sono ancora molte incertezze - ha concluso Berti- la legge Moratti non chiarisce aspetti finanziari e altri dettagli. Il nostro collegio docenti e il nostro consiglio d'istituto si sono opposti e hanno elaborato un documento da inviare al ministro". E pare questa la via da percorrere. I numerosi comitati genitori che sono sorti, i consigli comunali dell'isola e quelli d'istituto, faranno documenti congiunti d'opposizione alla riforma imposta dall'alto. "La mobilitazione - ha detto Cappuccio, rappresentante del comitato genitori portoferraiese - è la nostra arma principale; è importante. Molti genitori ancora non sono informati. Per questo faremo un altro incontro il 20 gennaio, alle ore 21, in Salita Napoleone all'ex Itc. Se tutti gli enti locali, i sindacati e le forze sociali si uniranno nella protesta, potremo forse respingere la minaccia creata dalla Moratti".
S.B.