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Il Tirreno-Pistoia-Scuola, 500 nomine in ruolo congelate dai tagli della Moratti

A PISTOIA E PROVINCIA Scuola, 500 nomine in ruolo congelate dai tagli della Moratti Allarme della Cisl Unico dato positivo: sono già state fatte le nomine per il nuovo anno...

14/08/2003
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Il Tirreno

A PISTOIA E PROVINCIA
Scuola, 500 nomine in ruolo congelate dai tagli della Moratti
Allarme della Cisl Unico dato positivo: sono già state fatte le nomine per il nuovo anno scolastico
FABIO CALAMATI


PISTOIA. Cinquecento posti, tra insegnanti e personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Cinquecento persone che potrebbero finalmente essere assunte in pianta stabile e che invece anche per quest'anno dovranno rassegnarsi ad essere precari. Questa - secondo la Cisl scuola - l'entità dei mancati inserimenti in ruolo provocati a Pistoia e provincia dai tagli del ministro Moratti.
Certo, a Pistoia va meglio che altrove: qui il Centro servizi amministrativi (come si chiama ora il Provveditorato agli studi) è riuscito a chiudere la pratica delle nomine per il prossimo anno scolastico entro il 31 luglio, cosa che risulta essere una rarità a livello toscano: in molti altri Centri le nomine a tempo determinato (fino alla fine dell'anno scolastico 2003-04 o fino al 30 giugno 2004, quelle cioè di competenza degli ex Provveditorati) saranno concluse solo a fine agosto o ai primi di settembre.
Ma la soddisfazione per questo risultato raggiunto (e il doveroso ringraziamento agli sforzi compiuti dal personale amministrativo) sfuma, da parte sindacale, di fronte al blocco, di fatto, delle immissioni in ruolo. "Nella scuola pistoiese - è la stima della Cisl scuola - sarebbero circa 500 le nomine in ruolo legittime e necessarie per ricoprire i posti vacanti e disponibili, come determinato dallo stesso ministero, per l'anno 2003/2004 e in particolare: 109 per la scuola elementare, 34 per la materna, 58 per la media e superiore e 292 per il personale Ata".
Per avere un'idea di quanto pesi il pianeta precari, si tenga conto che alle nomine per tutto l'anno scolastico già eseguite, si devono aggiungere quelle fino al 30 giugno 2004 (300 circa in tutto) più, infine, le supplenze brevi (per malattia ecc.) e quelle sui posti di sostegno, che competono direttamente ai presidi e che sono comunque alcune centinaia. Tutto questo su un organico di fatto che nel 2002-03 contava in tutto 3.518 insegnanti: 381 alle materne, 1.122 alle elementari, 778 alle medie e 1.237 alle superiori.
Avere un insegnante precario, ovviamente, è negativo per la classe interessata, che probabilmente non riuscirà, l'anno successivo, a vedere la stessa persona sulla stessa cattedra, con tanti saluti alla continuità didattica.
"La scuola pubblica - chiosa la Cisl - sta diventando sempre di più un'azienda, con personale a rischio, precario, con ripercussioni negative sulla continuità didattica, a scapito degli alunni. La Cisl scuola di Pistoia esprime preoccupazione in quanto i provvedimenti contradittori (del ministro Moratti, ndr) non sembrano fatti solo per bloccare le nomine in ruolo, ma per giustificare nuove norme che potrebbero andare verso l'introduzione di un reclutamento capace di alterare diritti acquisiti. La Cisl scuola di Pistoia sta studiando tutte le iniziative volte a tutelare il diritto ad avere un rapporto di lavoro stabile e a contrastare tutte le decisioni negative per il personale e per l'organizzazione della scuola pubblica".