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ItaliaOggi: Nuove superiori, il piatto è servito

Ecco la riforma di licei, tecnici e professionali, all'esame del parlamento: risparmio di 636 milioni Chiari i tagli, non ancora classi di concorso e programmi

24/11/2009
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ItaliaOggi

a cura di Nicola Colajanni

Stando ai documenti, la riforma dei licei e degli istituti tecnici dovrebbe partire dal prossimo anno, con le prime due classi. Un obbrobrio, così concordano regioni e sindacati, che il ministro dell'istruzione si è impegnata ad eliminare prevedendo la partenza per una classe per volta. Ma ancora non è possibile dire se questa intenzione si tradurrà in realtà. I tre regolamenti, attualmente all'esame delle Commissioni parlamentari per il parere, confermano le disposizioni di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, integrate, dalle disposizioni di cui alla legge 2 aprile 2007 n. 40 che ha ripristinato i percorsi di istruzione secondaria superiore effettuati negli istituti tecnici e professionali e dai tagli previsti dall'art.4, comma 3, della legge 6 agosto 2008 n.133. L'operazione, se condotta in porto con le modalità al momento previste, consetirà di risparmiare in tre anni oltre 630 milioni di euro.

Riduzioni orarie

Licei

L'orario medio settimanale sarà di 27 ore nel primo biennio dei licei artistico, classico, linguistico, scientifico e delle scienze umane e di 30 nel secondo biennio e nel 5 anno, dei licei linguistico, scientifico e delle scienze umane (31 per il classico); 32 per tutte le classi del musicale-coreutico; 34 ( prima e seconda) e 35 (terza, quarta e quinta) per l'artistico; diversamente che dagli istituti tecnici e professionali non sono previste per i licei flessibilità didattiche o curricolari riservate alla scuola, fatte salve la consueta quota del 20% e la possibilità di attivare, in base all'organico residuato ed anche in rete con altre scuole, una qualche disciplina facoltativa e aggiuntiva.

Tecnici

Per l'anno scolastico 2010/2011, le prime e le seconde classi partiranno con un orario complessivo di 32 ore settimanali, le terze classi, pur proseguendo il piano di studio previgente, subiranno un taglio riportando anche queste a 32 ore settimanali. Solo le quarte e le quinte dovrebbero proseguire secondo i piani di studio e gli orari previsti dall'ordinamento previgente.

Istituti Professionali

Nel 2010/2011 le prime classi funzioneranno, secondo le norme del nuovo regolamento, con un orario complessivo di 32 ore settimanali; le seconde e le terze proseguiranno secondo i piani previgenti con un orario complessivo pari a 34 ore settimanali; le quarte e le quinte classi proseguono con un orario complessivo settimanale di 32 ore comprensive dell'area professionalizzante. Emerge sempre di più il tentativo, mal celato, di interventi finalizzati esclusivamente al risparmio. L'applicazione del nuovo ordinamento anche alle classi seconde, il taglio delle ore per le classi terze, il taglio per le quinte dei professionali se permarrà nella stesura definitiva produrrà notevoli difficoltà.

Le modalità attuative

Licei

Nei nuovi percorsi confluiranno anche le seconde classi liceali, senza nessuna garanzia per la continuità educativa degli alunni, né dei tempi necessari per gestire il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. Al riguardo si fa notare che non sono state ancora definite né le Indicazioni nazionali né le nuove classi di concorso.

Tecnici e professionali

Anche qui la previsione di modificare, già a partire dal prossimo anno scolastico, l'ordinamento e l'orario delle classi prime e seconde e i moduli orari delle terze e quarte classi degli istituti tecnici, non garantendo i tempi indispensabili per gestire il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. La variabile tempo, infatti, è elemento costitutivo della continuità educativa, poiché le modalità organizzative, il sistema di comunicazione e l'elaborazione e l'interpretazione dei contenuti disciplinari interferiscono con il processo di apprendimento. Inoltre, una accelerazione del processo di riforma in assenza della definizione di atti funzionali alla sua attuazione, quali la revisione delle classi di concorso, la composizione delle cattedre per ciascuno degli indirizzi, l'individuazione degli ambiti, dei criteri e delle modalità per l'ulteriore articolazione delle aree d'indirizzo, genererebbe solo ulteriore confusione all'interno della comunità scolastica e rafforzerebbe il convincimento che i nuovi ordinamenti hanno per obiettivo primario il solo contenimento della spesa.

Le 32 ore

Con la prevista riduzione degli orari a 32 ore settimanali ne consegue, come evidenzia la Relazione tecnica, nel biennio 2010-11, 2011-2012, una riduzione di 4.373 posti (2.664 posti di docenti laureati e di 629 di Isititui tecnici con registro e 1080 posti di professionali senza registro). Il risparmio corrispondente risulterà di 28.464.894; 71.219.927; 28.580.275 di euro rispettivamente per gli anni finanziari 2010-2011-2012

Le riduzioni degli organici

Licei

Con la prevista riduzione degli orari settimanali ne consegue, come evidenzia la Relazione tecnica, nel biennio 2010-11, 2011-2012, una riduzione di 2.568 posti di docenti laureati e ITP. Il risparmio corrispondente risulterà di 24.859.054; 78.463.037; 92.124.751 euro rispettivamente per gli anni finanziari 2010-2011-2012.

Istituti Tecnici

Poiché l'orario attuale prevede mediamente 36 ore settimanali ne consegue, come evidenzia la Relazione tecnica, nel biennio 2010-11, 2011-2012, una riduzione di 10.359 posti (7492 posti di docenti laureati e di 2867 di ITP). Il risparmio corrispondente risulterà di euro 46.719.901; 142.619.763; 122.748.430 euro rispettivamente per gli anni finanziari 2010-2011-2012.