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L'Arena-La proposta: inquadriamo prof e maestri a livelli diversi, così possono far carriera

L'INSEGNAMENTO DEL FUTURO. La proposta: inquadriamo prof e maestri a livelli diversi, così possono far carriera Riforma della scuola, è in arrivo un'altra "spina" Alla vigilia dell'audiz...

21/01/2003
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L'Arena

L'INSEGNAMENTO DEL FUTURO. La proposta: inquadriamo prof e maestri a livelli diversi, così possono far carriera
Riforma della scuola, è in arrivo un'altra "spina"
Alla vigilia dell'audizione della Moratti in Commissione, da An l'idea di un "emendamento meritocratico"
Roma . L ' insegnamento pre-universitario non più solo come vocazione , ma come progetto per coronare le proprie ambizioni di carriera. Questa è la clamorosa proposta della parlamentare di An Angela Napoli che spingerà per introdurre nel testo della riforma scolastica di Letizia Moratti ( nella foto ) un emendamento "meritocratico". L' "imprevisto" giunge alla vigilia dell ' audizione in c ommissione Cultura della Camera del ministro dell ' Istruzione , e una settimana prima della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti alla riforma scolastica già approvata in Senato. Nelle intenzioni del governo, ribadite dal presidente della commissione Cultura Ferdinando Adornato di Forza Italia, il testo sarebbe dovuto diventare legge già a metà febbraio, quando riprenderà il cammino del disegno di legge. Ora, però, dall'interno della maggioranza arriva un emedamento "forte" che rallenta i tempi e mette seriamente a rischio la partenza della scuola targata Moratti prevista per l'anno prossimo.
La parlamentare di An proporrà di affidare al governo l'elaborazione del nuovo stato giuridico degli insegnanti. "Solo così", spiega, "si può stabilire una reale progressione di carriera, un riconoscimento dei meriti professionali, magari diversi livelli di inquadramento come nel caso dei docenti universitari".
Proprio in questi giorni si sta chiudendo il contratto dei professori, dove di carriera o riconoscimenti professionali non c'è traccia. È una situazione difficilissima per il ministro, che si trova a dover appoggiare un emendamento che viene incontro ad un importante punto programmatico della sua stessa riforma, e deve al contempo scendere a patti con i sindacati per firmare un importantissimo contratto che metta fine alla guerra tra insegnanti e Ministero.
La situazione critica, però, non è soltanto dovuta all'emendamento "interno" così poco gradito ai sindacati, ma anche all'opposizione, che darà battaglia alla Camera con tutte le armi legali in suo possesso, a partire dall'ostruzionismo. Emendamenti e opposizione parlamentare a parte, se la riforma sarà approvata in via definitiva entro la primavera, a settembre la prima elementare (o le prime due classi dell'obbligo) partirà con le nuove regole.
Sulla questione scuola ieri all'Angelus è intervenuto anche il Papa con l'auspicio che "ogni famiglia abbia la concreta possibilità di scegliere per i propri figli" la scuola cattolica". Giovanni Paolo II ha poi espresso "apprezzamento per la qualità del servizio che viene dato e per la tenacia e lo spirito di sacrificio con cui vengono affrontate le attuali difficoltà".