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L'Espresso-Scuola, via libera alla riforma

Legge Moratti Scuola, via libera alla riforma Passa al Senato la legge Moratti. Soddisfatto il ministro, che ricorrerà alla procedura d'urgenza per l'esame alla Camera. Per i ds è un progetto ini...

15/11/2002
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L'Espresso

Legge Moratti
Scuola, via libera alla riforma
Passa al Senato la legge Moratti. Soddisfatto il ministro, che ricorrerà alla procedura d'urgenza per l'esame alla Camera. Per i ds è un progetto iniquo e distruttivo

di Andrea Benvenuti
Via libera del Senato alla riforma della scuola con 124 sì, 90 no e 3 astenuti. Il disegno di legge passa ora all'esame della Camera. "La legge è passata. C'è una maggioranza e noi siamo molto contenti". Questo il commento a caldo del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, al termine della seduta. Per lei, è quasi la fine di un incubo, l'uscita da un tunnel in cui si è ritrovata per gli innumerevoli errori commessi fino a questo momento della Legislatura. Moratti ha invitato al dialogo "tutte le forze che hanno a cuore il futuro dei giovani" ma nello stesso tempo ha comunicato la decisione di ricorrere alla 'procedura d'urgenza' per l'esame del testo alla Camera.

Per Gavino Angius, capogruppo dei senatori Ds, "è un disegno di legge iniquo e distruttivo, un treno che riporta la scuola e il paese indietro di trent'anni. La Destra vuole infatti segnare un ritorno indietro nel tempo, quando pochi ricchi privilegiati andavano al liceo, mentre il resto dei giovani si formava alla meglio e andava a lavorare". Manodopera a prezzi stracciati. E i senatori dell'Ulivo hanno aggiunto: "La legge Moratti è una esplicita violazione delal legge di contabilità. In Parlamento sosterremo che non rispetta l'articolo 81 della Costituzione così come modificato dalla legge tagliaspese pubblicata nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale".

I senatori del centrosinistra sottolineano che, nel primo articolo del decreto tagliaspese, viene previsto, in attuazione dell'art. 81 della Costituzione, che per ogni legge che comporti oneri aggiuntivi venga fissato il tetto di spesa per ciascun anno, o in mancanza di specifica copertura sia definita una clausola di salvaguardia del bilancio dello Stato. Il disegno di legge Moratti, al contrario rimanda la copertura di questi alle future leggi finanziarie.