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La nuova Ferrara-In tanti al mercato delle iscrizioni promettono la scuola che non c'è

In tanti al mercato delle iscrizioni promettono la scuola che non c'è "In quale scuola elementare iscriveremo nostro figlio il prossimo anno scolastico?" questa è la domanda che, ...

11/01/2004
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Nuova Ferrara

In tanti al mercato delle iscrizioni promettono la scuola che non c'è
"In quale scuola elementare iscriveremo nostro figlio il prossimo anno scolastico?" questa è la domanda che, da qualche mese, le famiglie con bambine o bambini di 6 anni circa si rivolgono più frequentemente.
A questa, che è la domanda centrale, ne sono collegate altre: "Chi saranno le insegnanti?", "Cosa impareranno i nostri figli?", Quanti saranno i pomeriggi di impegno scolastico?", "Ci saranno molti compiti?" ed altre ancora.
Domande che sono espressione di un bisogno logico e naturale di conoscere in quale contesto la figlia o il figlio vivranno gran parte della loro giornata per diversi anni.
Gli insegnanti ed i dirigenti hanno sempre cercato di rispondere a questi bisogni conoscitivi proponendo incontri rivolti alle famiglie dei futuri alunni per spiegare l'organizzazione delle singole scuole, per raccogliere eventuali esigenze ma soprattutto per aiutare i genitori a conoscere e a capire.
Quello che sta succedendo invece in questo anno scolastico è davvero singolare: gli aspetti operativi della "controriforma" del ministro Brichetto-Moratti non sono ancora stati definiti, non sono stati concordati, non sono stati discussi e di conseguenza neppure approvati.
Quindi ad oggi non esiste ancora un quadro legislativo che spieghi la scuola del governo Berlusconi.
Oltre a ciò, la circolare ministeriale che comunica le modalità e le date per le iscrizioni al prossimo anno scolastico non è ancora stata scritta.
I dirigenti scolastici e gli insegnanti della scuola elementare sono in una condizione di grande confusione per responsabilità unica di un governo che in periodo di iscrizioni non è in grado di assicurare alle famiglie quale sarà l'ordinamento delle scuole dell'infanzia, elementari e medie per il prossimo anno scolastico.
Ciò è una dimostrazione chiara dell'evidente difficoltà che il ministro Brichetto-Moratti ha nel gestire questa riforma della scuola.
In questo quadro, pur comprendendo come tale situazione gravi in modo particolare sui dirigenti scolastici, stupisce che diversi di loro si preoccupino di confondere le idee ai genitori proponendo molte ipotesi organizzative per il prossimo anno scolastico che sono del tutto campate in aria, che promettono orari e personale senza averne la certezza, che si impegnano per una scuola che non c'è.
Ciò che è possibile proporre alle famiglie in questa fase è soltanto ciò che è attualmente e legittimamente in vigore sia in termini di orari che di programmi.
Tutto il resto che viene promesso è mistificazione che illude i genitori attraverso una pubblicità ingannevole e che fa scadere la scuola ad una sorta di discount, o nella "migliore" delle ipotesi di un supermercato, in cui chiunque può attingere "comprando" il prodotto più conveniente o sfruttando le eventuali offerte cumulabili fra loro. Questa specie di "mercato" delle iscrizioni fa pensare che l'attenzione alle bambine e ai bambini, alle modalità di insegnamento e ai processi di apprendimento passi davvero in secondo piano.
Solo qualora le proposte del ministro Brichetto-Moratti diverranno norme esecutive sarà doveroso da parte della scuola dare informazione sui principali cambiamenti che tale riforma porterà all'attuale ordinamento. Solo allora, ed in presenza di un offerta chiara da parte della scuola inerente l'organizzazione ed i contenuti del curricolo obbligatorio ed opzionale, le famiglie saranno in grado di esercitare le loro scelte.
"In quale scuola elementare iscriveremo nostro figlio il prossimo anno scolastico?" questa è la domanda che, da qualche mese, le famiglie con bambine o bambini di 6 anni circa si rivolgono più frequentemente.
"In una scuola che c'è" questa è la prima risposta da valutare.
Mauro Presini maestro, coordinatore consulta scuola elementare di Cgil Scuola Ferrara