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La Repubblica-Genova-Comunque, noi abbiamo già vinto

Tullo (Ds): le ragioni del sì Comunque, noi abbiamo già vinto "Il tema della scuola è finalmente diventato centrale" ...

26/04/2003
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la Repubblica

Tullo (Ds): le ragioni del sì
Comunque, noi abbiamo già vinto
"Il tema della scuola è finalmente diventato centrale"


Cara Repubblica, questa domenica in Liguria si voterà per un referendum. Un referendum per abrogare la Legge Regionale sui cosiddetti `Buoni Scuola'. Che di buono, in realtà, hanno ben poco. Per questo più di 60.000 liguri hanno firmato perché questo referendum si facesse. Hanno firmato perché non condividono una legge che discrimina tra i cittadini, scegliendo di distribuire risorse pubbliche (e quindi di tutti) soprattutto alle famiglie che scelgono di mandare i propri figli alle scuole private. I 60.000 liguri che hanno firmato perché questo referendum si facesse non sono contro la scuola privata, sono solo contro una legge che dà soldi a chi li ha già. Il centro destra, il ministro Moratti e la Giunta Regionale ligure invece, sono contro la scuola pubblica.
Lo dimostra in modo evidente l'atteggiamento tenuto dalla maggioranza in Regione su questo referendum. Chi l'ha promosso ha sempre avuto come principale obiettivo l'approvazione di una nuova legge, più equilibrata e giusta. Venire incontro a questa disponibilità sarebbe stato un atto di rispetto verso quei cittadini che avevano espresso, in modo civile e democratico, un dissenso. Sarebbe stato un modo per evitare che si riaprisse un confronto ideologico tra i sostenitori della scuola pubblica e quelli della scuola privata (e magari tra laici e cattolici, come se quelli che vanno alla scuola pubblica fossero tutti atei e le scuole private fossero tutte cattoliche), le quali possono benissimo convivere a patto che si attuino politiche di tutela per il diritto allo studio che favoriscano l'accesso all'istruzione e la sua qualità. Invece questo referendum si farà: il 27 aprile, in una domenica incastonata tra festività e ponti. E' l'ennesimo gesto di spregio del centro desta verso i cittadini. Evidentemente il centro destra ha paura di confrontarsi sul merito della questione: perché sa di avere torto. Non difende la sua legge sbagliata: fa solo di tutto perché non se ne parli, perché gli elettori non vadano a votare consegnandogli quello che lui considererà un "silenzio assenso". Domani i Democratici di Sinistra andranno a votare e voteranno Sì e si impegneranno sino all'ultimo perché la maggioranza dei liguri faccia la stessa cosa. Ma qualunque sarà l'esito di questa consultazione i promotori del referendum un risultato lo hanno già raggiunto: hanno rimesso al centro del dibattito pubblico il tema della formazione e della qualità della formazione. Un bene molto più prezioso della ricetta per il pesto: perché determinante per il futuro dei nostri figli.
Mario Tullo, segretario dei Ds