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La Stampa-Eliminato l'insegnante di sostegno-Dramma di una madre

LA DONNA PROTESTA: "COLPA DELLA RIFORMA MORATTI, MIO FIGLIO NON VUOL PIU' ANDARE A SCUOLA" Eliminato l'insegnante di sostegno Dramma di una madre alla media "Cresto" di Castellamonte CA...

19/02/2002
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La Stampa

LA DONNA PROTESTA: "COLPA DELLA RIFORMA MORATTI, MIO FIGLIO NON VUOL PIU' ANDARE A SCUOLA"
Eliminato l'insegnante di sostegno
Dramma di una madre alla media "Cresto" di Castellamonte

CASTELLAMONTE

Pier, 14 anni da compiere e un destino segnato da una forma grave di handicap psichico: da ieri non vuole più tornare a scuola. Il motivo? La sostituzione improvvisa del suo insegnante di sostegno, docente di lettere, con un professore di musica meglio piazzato in graduatoria. "Era stato l'unico docente capace di capirlo fino in fondo, aiutandolo a dare il meglio di sé e adesso perderà tutti i risultati ottenuti - racconta la mamma di Pier -. Negli ultimi tempi mio figlio lavorava anche al computer, era felice. Quel professore era stato in grado di raggiungere con lui un'affinità particolare". Dopo aver perso il suo punto di riferimento non solo didattico ma umano, Pier non vuole saperne di tornare in classe. Il suo è un caso. Ma non è il solo: altri due ragazzi portatori di handicap della scuola media Cresto hanno perduto i docenti di sostegno, sostituiti pochi giorni fa da altri insegnanti piazzati meglio in graduatoria. In Italia ci sono moltissime situazioni simili. E' la riforma scolastica del ministro Letizia Moratti che consente di avvicendare i docenti con l'anno scolastico in corso. "Il ministro - dice la mamma di Pier - non ha tutelato i più deboli, è una vergogna". "Durante tutta la mia carriera di professore - allarga le braccia Ennio Rutigliano, preside della media Cresto - non era mai accaduto che venisse sostituito l'insegnante di sostegno ad anno già incominciato, col programma didattico a buon punto. Purtroppo non possiamo fare nulla di fronte a questa legge. Lo stesso Provveditorato è impotente". Resta la rabbia e la sofferenza di una donna di 53 anni. Pier è il suo quarto figlio. E' un soggetto difficile perché una forma di handicap psichico non gli consente di accettare gli altri, se non con molta difficoltà. Frequenta la terza media e fino a venerdì scorso veniva seguito da un docente col quale era nato un rapporto di fiducia. "Non so come abbia fatto - racconta la mamma di Pier - ma quel professore era riuscito a far scattare una molla nella testa di mio figlio. Mi chiedo con quale sensibilità un ministro permetta che si creino situazioni di questo genere, perché consenta la sostituzione degli insegnanti di sostegno a tre mesi dalla fine delle lezioni". Racconta che porterà avanti la sua battaglia: "Presenterò esposti, lotterò in Provveditorato perché mio figlio deve essere difeso. E perché, come lui, ci sono tanti altri ragazzi nelle sue condizioni che meritano rispetto". E alla scuola media Cresto che cosa si dice di questa situazione? "Noi stiamo dalla parte di Pier - dice Anna Casalegno, vicepreside - adesso dovremo lavorare per riportarlo in classe". Pier ieri ha chiesto del suo professore, la mamma gli ha risposto che era malato: ""Allora a scuola non ci vado", mi ha detto. Non sono neppure riuscita a vestirlo".
Giampiero Maggio