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La Stampa-Finanziaria, al Senato partenza in salita

TREMILA EMENDAMENTI PER LA LEGGE DI BILANCIO. IL GOVERNO CERCA NUOVE RISORSE Finanziaria, al Senato partenza in salita Condoni, medici pubblici e risorse locali fra i nodi da sciogliere ROM...

18/11/2002
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La Stampa

TREMILA EMENDAMENTI PER LA LEGGE DI BILANCIO. IL GOVERNO CERCA NUOVE RISORSE
Finanziaria, al Senato partenza in salita
Condoni, medici pubblici e risorse locali fra i nodi da sciogliere

ROMA

La Finanziaria passa oggi all'esame del Senato. La Commissione bilancio comincerà ad esaminarla di fatto domani. Le voci parlano già di oltre tremila emendamenti in arrivo. Posto il limite dell'invariabilità del saldo, di grandi stravolgimenti non se ne prevedono. Al più ci sarà qualche piccolo balzello che, abbandonato alla Camera, potrebbe essere ripescato giusto per fare cassa: è possibile quindi che il contributo di 5 mila euro richiesto ai medici di strutture pubbliche che intendano svolgere attività "extra moenia", possa essere recuperato, similmente dicasi per la discussa proposta del forzista Vittorio Falsitta di porre un "ticket" sul porno. E' possibile anche che si riparli dei condoni (quello fiscale tombale sembra accantonato, non così quello edilizio, sia pur limitato a "microabusi") che scalfirebbero il già precario senso delle regole ma servirebbero a rimpinguare gli esangui bilanci. Ma per quante idee si possano trovare per recuperare risorse, tutto appare insufficiente se rapportato ai grandi temi che attendono una risposta da questa finanziaria. E' ancora fresca di cronaca - per esempio - la controversia tra il ministro dell'Istruzione, Moratti, e quello dell'Economia, Tremonti, sui fondi per scuola, università e ricerca. Ieri lo stesso ministro per le politiche comunitarie, Rocco Buttiglione - uomo di cultura e di università - ha ricordato che "anche se stiamo facendo una buona legge finanziaria, bisogna fare qualcosa di più per la ricerca scientifica e l'università. Credo che dal Senato noi dobbiamo intervenire dando più risorse alla ricerca, all'innovazione, all'università, alla formazione di personale qualificato e alla ricerca per produrre brevetti". L'assemblea di palazzo Madama dovrà anche dirimere le questioni aperte con gli enti locali. Regioni, Province e Comuni attendono dal Governo e dalla maggioranza segni di disponibilità. I ritocchi già apportati alla manovra nel corso dell'esame alla Camera avevano lasciato l'amaro in bocca a sindaci e governatori che nei giorni scorsi avevano lamentato l'impossibilità di esercitare nuove competenze delegate dallo Stato senza adeguati trasferimenti. Dopo la stretta sui disavanzi finanziari di Province e Comuni, ora il Governo punterebbe ad allargare alcune maglie: si parla dell'introduzione di meccanismi che permettano agli enti di "fare cassa" dando il via libera ad una serie di cartolarizzazioni partendo da quelle sugli immobili. Tra le grandi attese di questa Finanziaria, c'è anche la questione di "Roma capitale", la cui legge specifica quest'anno rischia di restare a secco, ragion per cui si sono mobilitate tanto la destra quanto la sinistra (il governatore Storace, An, e il sindaco di Roma Veltroni, Ds) per debellare le resistenze dell'esecutivo e aprire i cordoni della borsa per dotare la capitale di strutture ormai indispensabili (come un nuovo tratto di metropolitana). Ma la settimana che oggi si apre, sarà anche caratterizzata dalle grandi proteste sui contenuti della Finanziaria. Sabato è attesa la manifestazione nazionale che l'Ulivo terrà a Milano e a Bari. Più contenute (numericamente) ma assai incisive per il settore che coinvolgono, saranno anche le manifestazioni dei medici specializzandi, per i quali la Camera ha cancellato i fondi che consentirebbero, tra l'altro, di trasformare le loro borse di studio, in veri contratti. Oggi protesteranno gli specializzandi dell'Università Cattolica, domani tutti gli altri, con corteo nazionale a Roma.

r.mas.