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La Stampa-Ulivo: è un talk show, non ci saremo

RUTELLI: ISTRUZIONE PER RICCHI. FASSINO: INNANZITUTTO SERVONO PIÙ RISORSE L'Ulivo: è un talk show, non ci saremo ROMA "Il centrodestra sulla scuola si muove all'insegna della confusione e...

19/12/2001
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La Stampa

RUTELLI: ISTRUZIONE PER RICCHI. FASSINO: INNANZITUTTO SERVONO PIÙ RISORSE
L'Ulivo: è un talk show, non ci saremo

ROMA "Il centrodestra sulla scuola si muove all'insegna della confusione e della devolution". E quello che ha organizzato all'Eur per oggi "è solo un grande talk show". L'Ulivo giudica così la proposta Moratti sulla scuola e, in occasione degli Stati generali, ha fatto il punto sulla politica dell'Istruzione in una conferenza stampa di Francesco Rutelli e Piero Fassino, cui ha partecipato anche l'ex ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer. Al centrosinistra - secondo le parole di Fassino e Rutelli - non piacciono soprattutto due cose dell'impostazione generale voluta dall'attuale governo in materia di istruzione: l'idea di "una scuola di censo - ha detto Rutelli - dove viene garantito un minimo standard di qualità, con una riduzione di programmi, di tempo e di insegnanti, e il resto si può ottenere dietro pagamento" e poi, ha continuato, "la devolution della materia scolastica alle regioni, che rischia di creare un irresponsabile sistema di 20 scuole diverse per quante sono le Regioni con un danno enorme per l'istruzione nel suo complesso". "La Moratti non ha iniziato nulla di nuovo - ha detto ancora Rutelli - ha solo detto una lunga serie di no per bloccare tutto. È lecito proporre di correggere e migliorare le riforme già fatte dal Parlamento, ma bloccarle no". Piero Fassino ha esposto in sei punti le controproposte dell' opposizione. "Innanzitutto occorre aumentare le risorse per la scuola, visto che in questa finanziaria viene dato un duro colpo agli investimenti". La proposta è di devolvere il 10% del Pil per cinque anni, in modo da realizzare finanziamenti per 20 mila miliardi. Seconda proposta: "Una riforma del sistema retributivo degli insegnanti". Terza proposta: "Mantenere a 18 anni il percorso di formazione prima dell'università, in modo che la scuola superiore non si riduca a quattro anni, come vorrebbe il governo". Quanto punto: "Lasciare l'obbligo scolastico a 15 anni, mentre il governo vuole ridurlo a 13". Quinta proposta: "Rafforzare l'autonomia delle scuole". Sesto punto: "Incentivare un'effettiva politica di diritto allo studio", abbandonando la strada del buono-scuola.

r. mas.