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Libertà-CGIL-Prof di religione, con la parità lo Stato cede al Vaticano

"Prof di religione, con la parità lo Stato cede al Vaticano" "Una decisione che subordina lo stato italian...

17/07/2003
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Libertà

"Prof di religione, con la parità lo Stato cede al Vaticano"


"Una decisione che subordina lo stato italiano al Vaticano". Senza mezzi termini la reazione della Cgil piacentina all'ok definitivo della Camera alla entrata in ruolo degli insegnanti di religione. I docenti, in base alla decisione presa lunedì a Montecitorio, avranno gli stessi diritti dei colleghi: stesse tutele, assunzione a tempo indeterminato, e potranno insegnare altre materie scolastiche se in esubero. "Con l'approvazione di questa legge si compie un'operazione senza precedenti - sottolinea Raffaella Morsia di Cgil Scuola - che viene a mettere in discussione la natura laica del nostro Stato, che sarà subordinato al Vaticano. Il conferimento dell'indoneità all'insegnamento della religione cattolica dipende da un soggetto esterno, e cioè dall'ordinario diocesano". Decisione che come può essere conferita solo dalle singole diocesi, può essere anche da loro stesse revocata. "Alterando in questo modo le regole dell'assunzione pubblica" ribadisce Raffaella Morsia, rievocando il caso dell'insegnante allontanata perché rimasta incinta senza essere sposata. A questo si aggiunge il fatto che viene normata l'immissione in ruolo di docenti che insegnano una materia facoltativa, mentre da due anni a questa parte non sono più state assegnate cattedre, motivando la decisione con la scarsità dei fondi a disposizione per le nuove assunzioni. "Questo non significa che il sindacato sia contro gli insegnanti di religione - puntualizza la sindacalista - anzi negli anni scorsi la Cgil si è battuta affinchè questa categoria di docenti vedesse aumentare le proprie tutele. La nostra critica è rivolta contro questo provvedimento che toglie autonomia allo stato italiano". p.pin.


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