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Manifesto-Ad aprile tutti in piazza

SCUOLA Ad aprile tutti in piazza "Scuola pubblica: tu per pochi, io per tutti". Questo lo slogan scelto per costruire la manifestazione che il 12 aprile porterà studenti, insegnanti e genitori in...

14/02/2003
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il manifesto

SCUOLA
Ad aprile tutti in piazza
"Scuola pubblica: tu per pochi, io per tutti". Questo lo slogan scelto per costruire la manifestazione che il 12 aprile porterà studenti, insegnanti e genitori in piazza San Giovanni a Roma per manifestare contro i progetti di Letizia Moratti. Cgil, Uds, Cidi, Mce, Cgd, Arci, Associazione 31 ottobre, Crs, Gruppo Abele, Legambiente, Pax Christi si rivolgono con un appello al mondo dell'istruzione e dell'istruzione affermando che "riformare la scuola è una necessità per rispondere più efficacemente al bisogno diffuso di sapere, per superare ritardi e limiti dell'attuale sistema, per elevare il livello culturale degli uomini e delle donne, per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione". Secondo i promotori "La controriforma Moratti rischia di far arretrare il paese, abbassandone il livello culturale e la qualità dello sviluppo; favorirà i pochi a danno dei molti; accentuerà le differenze fra le classi sociali e i territori. Ridurrà l'obbligo scolastico di un anno anziché estenderlo almeno fino a sedici anni". "Investire nella scuola è condizione basilare per un Paese che guarda all'Europa e al Mondo - dicono gli autori - perché non c'è futuro se non si investe in istruzione, in ricerca, e innovazione. La formazione lungo tutto l'arco della vita è il nuovo diritto che va garantito alla persona per affrontare i cambiamenti del nostro tempo. La scuola pubblica, laica, aperta a tutti, è un principio irrinunciabile per quanti hanno a cuore i diritti, lo stato sociale, le regole su cui è cresciuta la nostra democrazia, la realizzazione di un Paese equo, solidale, sostenibile. L'istruzione è un diritto universale e primario di cittadinanza. In un mondo in cui cresce la ricchezza disponibile ma aumentano le disuguaglianze sociali, bisogna guardare ad una istruzione di qualità per tutti, come condizione ineliminabile per costruire nella pace un altro mondo possibile".