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Manifesto-Mille piazze per fermare la Moratti

Mille piazze per fermare la Moratti" Manifestazioni in molte città italiane, oggi e domani, per la scuola pubblica e contro la riforma del governo No al Wto In piazza studenti, docenti, Cgil, Cob...

16/05/2003
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il manifesto

Mille piazze per fermare la Moratti"
Manifestazioni in molte città italiane, oggi e domani, per la scuola pubblica e contro la riforma del governo
No al Wto In piazza studenti, docenti, Cgil, Cobas, partiti d'opposizione e no global. In vista di Cancun
A. MAS.
Le "giornate dei beni pubblici", decise dai movimenti europei e organizzate dal "Tavolo fermiamo il Wto", avranno inizio oggi, quando studenti, docenti, Cgil, Cobas, partiti d'opposizione e movimenti saranno in piazza per protestare contro la riforma Moratti della scuola e per manifestare a favore dell'università e della ricerca, "a difesa del sapere e dell'istruzione, considerati un vero bene pubblico". Tante le iniziative in cantiere fra oggi e domani: una "biciclettata per la scuola pubblica" a Bologna che coinvolgerà genitori, bambini, studenti, insegnanti, bidelli e cittadini (appuntamento alle 16 a piazza Nettuno); una manifestazione a Milano (oggi alle 15 a piazza San Babila); un girotondo attorno alla direzione scolastica regionale oggi pomeriggio a Cagliari; un "processo in piazza alla riforma Moratti" a Catania; concerti a Palermo e Treviso e controinformazione a Reggio Calabria e Firenze. Se lo slogan delle giornate contro le privatizzazioni e il Wto, in vista del vertice di Cancun a settembre, è "questo mondo non è in vendita", quello specifico sulla scuola, che è solo uno dei servizi essenziali che il governo Berlusconi intende assoggettare alle regole del libero mercato, prende di mira in maniera esplicita il ministro dell'istruzione: "1000 piazze per fermare la Moratti". In particolare, l'obiettivo è quello di dire "no alla privatizzazione e alla mercificazione dell'istruzione", sì a "un sistema di istruzione e formazione pubblica di qualità per tutti e per tutte" e affermare che "il sapere e l'istruzione sono un bene comune e un diritto universale e non un settore di mercato".

Una riforma, quella varata dal ministro Moratti, ritenuta "inaccettabile nel merito e nel metodo" e, come sottolinea Dario Missaglia della Cgil, "di contrarietà al clima autoritario che sta pervadendo le scuole". "Saranno innanzitutto iniziative di denuncia e di protesta, organizzate con lo scopo di fare opera di corretta informazione sul tentativo messo in campo dal centrodestra, ovvero la privatizzazione e la mercificazione del sapere e della cultura", spiega la deputata Ds Alba Sasso, per la quale "è fondamentale che oltre al momento della protesta ci sia anche lo spazio per la proposta, per la formulazione, partecipata e condivisa, di un'idea diversa e alternativa rispetto a quella del centrodestra, un'idea che rimetta al centro delle politiche per l'istruzione il sistema pubblico di scuola, università, ricerca, come quello che solo può assicurare pari opportunità, pari risorse, pari dignità a tutte e a tutti". Mentre l'Unione degli universitari scrive in un comunicato che "gli studenti non sono disposti a subire ulteriori cambiamenti nel percorso di studi appena modificato: già la recente riforma ha reso confuso l'organizzazione e gli obiettivi dei corsi di studio, e non sarebbe sostenibile l'introduzione di un ulteriore ordinamento, soprattutto a riforma non conclusa".

Intanto, sempre in vista delle giornate indette dal "Tavolo fermiamo il Wto", Firenze ieri è stata tappezzata di manifesti con la scritta "vendesi" contro le privatizzazioni di società di servizi pubblici, dall'acqua alla centrale del latte ai trasporti. La polemica è rivolta, in questo caso, non nei confronti del governo Berlusconi, ma piuttosto nei confronti del presidente della regione Claudio Martini e del sindaco Leonardo Domenici, entrambi diessini. E proprio nel capoluogo toscano domani pomeriggio si svolgerà un corteo con fermate davanti a scuole, Regione e Comune. L'appuntamento è per le 9,30 in piazza San Marco. Al termine, in piazza Signoria, si svolgerà una simbolica vendita all'asta di opere d'arte, monumenti e palazzi.