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Manifesto-Scuola, tutti contro Moratti

Scuola, tutti contro Moratti Ulivo, Rifondazione e Cgil promettono battaglia. Fuori e dentro Montecitorio Protesta blindata Assemblee pubbliche in 200 città, incontri e sit-in. L'opposizione serra ...

11/02/2003
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il manifesto

Scuola, tutti contro Moratti
Ulivo, Rifondazione e Cgil promettono battaglia. Fuori e dentro Montecitorio
Protesta blindata Assemblee pubbliche in 200 città, incontri e sit-in. L'opposizione serra i ranghi e si prepara a combattere. Oggi, a Roma, il primo appuntamento
IAIA VANTAGGIATO
Sulla riforma della scuola, ormai, è guerra aperta. La dichiarano all'unisono Ulivo, Rifondazione e Cgil. Alla vigilia dell'approdo in aula del blindatissimo disegno di legge delega - previsto per oggi - il fronte degli "alleati" si compatta e rinserra le fila. L'offensiva ulivista è senza precedenti. Non ignora certo il dibattito parlamentare - "Ripresenteremo in aula tutti gli emendamenti bocciati in commissione" - ma punta soprattutto sull'informazione. Così che da oggi sino alla fine di maggio si terranno in tutta Italia oltre 200 tra assemblee e incontri pubblici. Primo appuntamento, questo pomeriggio a Roma dove - alle ore 16.00, presso il Teatro Sala Umberto - l'Ulivo presenterà le sue proposte in materia di scuola e istruzione. All'incontro - "Sì alla scuola di tutti e di ciascuno" - parteciperanno i parlamentari della commissione istruzione di Camera e Senato, le associazioni e le organizzazioni della scuola, i genitori, gli studenti e i segretari dei partiti della coalizione. A Napoli, Taranto e Torino - nei prossimi sette giorni - gli altri appuntamenti.

L'intento - come hanno dichiarato i responsabili scuola Andrea Ranieri (Ds), Marilena Fotia (Pdci), Daniela Silvestri (Udeur), Mauro Romanelli (Verdi) ed Enzo Carra (Margherita) - è quello di illustrare ovunque i "disastri" di una riforma definita "inutile e dannosa". Nel mirino, l'ingresso anticipato per i bambini delle scuole materne ed elementari, la separazione precoce - a soli 13 anni - dei canali dell'istruzione e della formazione professionale, l'abolizione dell'obbligo scolastico, i tagli di spesa nati dalla sola "ossessione del risparmio".

Ma soprattutto l'iter politico e parlamentare del disegno di legge delega. Il governo - hanno denunciato gli ulivisti - ha infatti blindato la legge, impedito la discussione e inibito il confronto non solo con l'opposizione ma anche con gli organismi istituzionali. Chiedere il confronto e poi negarlo nella sostanza, attraverso la blindatura, suona insomma ai responsabili dell'Ulivo come una vera beffa. Altro che gestione bipartisan dei problemi della scuola, ha commentato il Ds Ranieri: "Persino dagli Stati generali sono state escluse le voci non coincidenti".

E allora, di fronte ad una riforma che mira - come ha affermato Fotia - a "impoverire il tessuto democratico del paese", l'Ulivo lancia l'ultimo affondo e propone un "Patto per la scuola" da stringere "con gli insegnanti, le famiglie, il mondo della cultura e della ricerca, il lavoro, l'associazionismo e il volontariato": come a dire con la società intera o con le voci non coincidenti.

E mentre la Cgil prepara un sit-in davanti a Montecitorio (oggi, dalle ore 10.00), Rifondazione promette battaglia in aula. E annuncia, per oggi, la presentazione di una relazione di minoranza e di due pregiudiziali di costituzionalità relative all'abbassamento dell'obbligo scolastico e al trasferimento alle Regioni di poteri e prerogative dello Stato. "Questioni - denuncia Titti De Simone, capogruppo di Prc in commissione cultura - regolate con legge costituzionale e che verrebbero modificate attraverso lo strumento improprio di una legge ordinaria". Ma non è solo il "regionalismo de facto" che Rifondazione respinge "senza se e senza ma". E' l'intera riforma Moratti, sottolinea De Simone, che va cancellata: "Chiederemo la soppressione di tutti gli articoli del testo".

Già, ma se la riforma venisse approvata? Rifondazione e Ulivo non hanno dubbi: "Serviranno decreti attuativi che noi punteremo a bloccare valutandone la possibile incostituzionalità".

Una grande manifestazione di protesta, infine, è prevista per metà marzo: ad organizzarla, con l'adesione e l'appoggio di Rifondazione, numerose associazioni di base della scuola.