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Manifesto-"Un miliardo di tagli"

"Un miliardo di tagli" Scuola, la Cgil denuncia la riduzione dei fondi in finanziaria Pubblica addio La forbice colp...

18/12/2002
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il manifesto


"Un miliardo di tagli"
Scuola, la Cgil denuncia la riduzione dei fondi in finanziaria
Pubblica addio La forbice colpisce il personale, l'edilizia e il sostegno ai disabili. "A rischio 70mila posti di lavoro". Domani incontro al ministero
S. CA.
C'è chi la chiama "razionalizzazione" e chi la chiama "devastazione". Contemporaneamente all'approvazione da parte del senato dell'articolo 23 della finanziaria, che introduce "misure di razionalizzazione in materia di organizzazione scolastica", conferma la norma che riporta a 18 ore settimanali l'orario obbligatorio di tutte le cattedre e di fatto dà il via libera alla riduzione del personale docente e non docente della scuola pubblica, la Cgil scuola ha presentato in una conferenza stampa il dossier "Tutti i tagli... euro per euro". Tagli che - secondo le stime del sindacato - potrebbero raggiungere, nel triennio 2003-2005, la cifra record di un miliardo di euro. La "razionalizzazione" della riforma Moratti porterà a una riduzione di 70 mila posti tra docenti e non docenti e, nell'arco di due anni, la cifra potrebbe salire fino a centomila. La finanziaria, infatti, prevede per il 2003 un taglio della spesa per l'istruzione di circa trecento milioni di euro per quanto riguarda la dotazione finanziaria del ministero dell'istruzione. Verrebbero in tal modo a mancare le risorse necessarie per i rinnovi contrattuali degli insegnanti e del personale tecnico amministrativo (ata). Niente soldi nemmeno per i dirigenti scolastici, che dal 2000 attendono il riallineamento retributivo con il resto della dirigenza statale. Inoltre - denuncia la Cgil - con i tagli all'organico si finanzierà il credito d'imposta alle famiglie (circa novanta milioni di euro per il triennio) per l'iscrizione nel 2003 alle scuole private. E non è l'unico regalo: secondo Enrico Panini, segretario della Cgil scuola "l'aumento dei contributi alle scuole private - anche per via amministrativa - è costante. Nel 2002 è stato pari a 535 milioni di euro, più 51 milioni rispetto al 2001. Per il 2003 il contributo previsto è ancora maggiore".

Ma il punto forse più grave è quello relativo all'edilizia scolastica. Subito dopo la tragedia di San Giuliano il governo ha predisposto in finanziaria un fondo speciale di dieci milioni di euro. Peccato che - denuncia il sindacato - la legge 23/1996 stabilisse in 60 miliardi di lire annui gli stanziamenti per l'adeguamento degli edifici. Questa cifra è stata mantenuta per il 2001, azzerata nel 2002 e quindi più che dimezzata (sottraendo i dieci milioni del fondo speciale) per il 2003. Il tutto in un paese dove meno della metà degli edifici scolastici (42,98 per cento) è in possesso del certificato di agibilità statica.

Tagli drastici anche sul fronte dell'insegnamento di sostegno: se nel 2001 la spesa era stata di 35 miliardi di lire, per un totale di 125.848 alunni disabili, nel 2002 la cifra si è ridotta a otto miliardi (134.591 alunni). E le prospettive per il 2003 non sono confortanti.

Il ministro - prosegue il dossier - si è impegnato a ridurre del 15 per cento la spesa per il personale della scuola, il che significherà il taglio di almeno 40 mila docenti, 35 mila ata e quasi diecimila bidelli.

Per la Cgil insomma, la finanziaria 2003 è un vera e propria offensiva contro la scuola pubblica: "La manovra di contenimento della spesa - conclude Panini - diventa strumento funzionale alla riduzione dell'offerta formativa del sistema pubblico".

Ma la Cgil non è sola, il fronte sindacale è compatto; lo stato di mobilitazione è stato proclamato anche da Cisl, Uil e Snals. Giovedì è previsto un incontro tra le organizzazioni sindacali e il ministro Moratti; in caso di fumata nera il direttivo nazionale della Cgil ha già deliberato "una specifica campagna di iniziativa sindacale per contrastare l'aggressione al diritto di tutti di avere una buona istruzione pubblica".