Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Mattino di Napoli-Blitz dei prof al Provveditorato

Mattino di Napoli-Blitz dei prof al Provveditorato

LA PROTESTA Blitz dei prof al Provveditorato "No al decreto Moratti". Occupata la sede di via Ponte della Maddalena BEATRICE RUOCCO "Il decreto penalizza le scuole della Campania, attacca il per...

28/03/2002
Decrease text size Increase text size
Il Mattino

LA PROTESTA
Blitz dei prof al Provveditorato
"No al decreto Moratti". Occupata la sede di via Ponte della Maddalena
BEATRICE RUOCCO
"Il decreto penalizza le scuole della Campania, attacca il personale di ruolo, riduce il numero delle classi, aumentando quello degli alunni e compromette la qualità dell'offerta formativa". Queste sono solo alcune delle tante critiche al decreto Moratti messo sotto accusa dai sindacati della scuola che da più di una settimana si sono mobilitati contro il taglio di mille posti negli istituti della regione. Ieri mattina una folta rappresentanza di insegnanti e del personale ata, sostenuti dai sindacalisti della Cgil, Cisl e Uil, ha occupato la sede del Provveditorato e del Csa in via Ponte della Maddalena. Con bandiere e striscioni, scandendo slogans contro il ministro i professori hanno inscenato una protesta pacifica e sono stati ricevuti dal dirigente Luciano Chiappetta. "Da tempo abbiamo segnalato al ministro Moratti i disagi della scuola napoletana - ha detto Chiappetta - ma non abbiamo avuto ancora nessuna risposta. Siamo, comunque, impegnati a distribuire nel miglior modo possibile gli organici, non possiamo, però, andare oltre altrimenti rischiamo di superare i limiti del piano finanziario". Il dirigente ha affrontato la questione del taglio delle cattedre ed ha preso atto dell' esistenza in Campania di 'uno stato di bisogno' del personale docente, impegnandosi ad inoltrare al ministro la richiesta di una riunione per discutere di una deroga al decreto: "Per le materne ed elementari - ha spiegato - non abbiamo potuto aggiungere neanche un posto, per le medie e superiori siamo decisi a mantenere i progetti per il recupero della dispersione e il miglioramento dell' offerta formativa". I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Cormino, Bifulco e Pascarella, hanno elencato in un documento i motivi della protesta: "Proclamiamo lo stato di mobilitazione di tutto il personale perchè il decreto sui tagli agli organici riduce, tra l' altro, il tempo scuola che, invece, va potenziato per garantire al meglio il diritto allo studio. Un provvedimento che tende ad eliminare le cattedre inferiori a 18 ore, costringe i dirigenti a fare i conti con riduzioni degli organici, esponendoli a potenziali contenziosi per le conseguenti difficoltà di garantire la qualità del servizio". Se da una parte si taglia il numero dei posti, dall' altra vi sono scuole che sono costrette a rifiutare le iscrizioni e ad introdurre le liste di attesa. "Abbiamo effettuato un' indagine nella provincia di Napoli - spiega Francesco Cormino della Cgil - e sono emersi dati allarmanti dai quali si evince che migliaia di bambini non possono frequentare le scuole materne e sono inseriti in chilometriche graduatorie di attesa". Per i circoli didattici di Casalnuovo sono oltre 200 i bambini che non possono frequentare la scuola, circa 50 a Casoria, 30 a Pomigliano d' Arco ed oltre 100 in lista di attesa nelle scuole di Acerra. Per la Gilda degli insegnanti la riduzione degli organici aggraverà le condizioni delle scuole napoletane. "Classi sovraffollate, in aule spesso non conformi alla normativa di sicurezza, dispersione ed abbandono saranno fenomeno destinati a crescere a dismisura - spiega il coordinatore provinciale Libero Tassella - e saranno compromesse ancora di più le già precarie condizioni lavorative degli insegnanti".