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Mattino-Napoli-Trasferimenti "pazzi", via ai ricorsi

Trasferimenti "pazzi", via ai ricorsi Scuola, che confusione. Mentre continuano a piovere ricorsi (siamo già a quota seimila) sulle graduatorie permanenti per l'immissione in ruolo, scoppia il caso...

16/05/2002
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Il Mattino

Trasferimenti "pazzi", via ai ricorsi
Scuola, che confusione. Mentre continuano a piovere ricorsi (siamo già a quota seimila) sulle graduatorie permanenti per l'immissione in ruolo, scoppia il caso trasferimenti. Perché anche l'elenco dei movimenti da un istituto all'altro, pubblicato qualche giorno fa, sarebbe pieno zeppo di errori: chi ha chiesto di cambiare scuola, e aveva tutte le carte in regola per ottenere il passaggio, non è stato accontentato; altri, invece, si sono ritrovati "catapultati" d'ufficio in una nuova sede senza aver mai presentato domanda.
Il pasticcio, secondo i sindacati, è anche in questo caso riferibile alla digitazione sbagliata dei dati da inserire nel computer. In particolare, nella lista dei trasferimenti sarebbero finiti i nomi di professori neo-immessi in ruolo con sede definitiva, che di quell'elenco non avrebbero mai dovuto far parte. Circa mille gli insegnati delusi, un centinaio quelli che hanno già preso carta e penna per far valere i propri diritti. Dalla data di pubblicazione dei trasferimenti, infatti, ci sono quindi quindici giorni di tempo per attivare la procedura di conciliazione.
Per chiedere il passaggio in un'altra scuola esistono parametri di riferimento ben preciso, ciascuno dei quali corrisponde ad un punteggio: anni di servizio, periodo di continuità presso la stessa sede, titoli professionali, composizione del nucleo familiare. Visto che la matematica non è un'opinione, basta dare uno sguardo alle liste per accorgersi che i nominativi dei trasferiti non sono stati incasellati nell'ordine giusto. Ma, si chiedono i prof, possiamo andare avanti così? Non sarebbe meglio fare un piccolo sforzo, staccare dalla parete la lista dei movimenti e cercare in qualche modo di correggerla, prima che la strada del ricorso diventi una tappa obbligata?
"Abbiamo inviato una richiesta in tal senso al direttore regionale Anna Maria Dominici e al responsabile del Centro servizi amministrativi Luciano Chiappetta - spiega Francesco Buccino, segretario provinciale Cgil Scuola - sappiamo bene che disservizi di questo genere non dipendono dalla cattiva volontà degli impiegati che immettono i dati nel 'cervellone', ma soltanto dalla carenza di organico in quegli uffici. Quale la soluzione migliore? Vista la situazione d'emergenza, si potrebbe sollecitare l'invio di personale in rinforzo da qualche altra provincia. La lista dei trasferimenti va subito ritirata, corretta per quanto è possibile e ripubblicata in modo che gli interessati, se ci dovessimo ancora trovare in presenza di errori, possano beneficiare di un termine più ampio per presentare ricorso".