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Mattino-Scuola: arrivano gli aumenti e gli arretrati

Scuola: arrivano gli aumenti e gli arretrati ELENA ROMANAZZI PER i docenti e il personale Ata, più di un milione di persone, arriva il nuovo contratto con gli aumenti e gli arretrati. Alla fine d...

18/05/2003
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Il Mattino

Scuola: arrivano gli aumenti e gli arretrati
ELENA ROMANAZZI
PER i docenti e il personale Ata, più di un milione di persone, arriva il nuovo contratto con gli aumenti e gli arretrati. Alla fine dopo tanti rinvii si è giunti all'epilogo della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del personale della scuola. Il rush finale ha visto impegnate le parti all'Aran per ben ventinove ore consecutive prima della firma. L'aumento globale medio per il personale docente è di 147 euro lordi al mese, per il personale tecnico amministrativo invece l'incremento complessivo sarà di 93 euro.
Gli aumenti. Come si può vedere dalla tabella a fianco gli incrementi non corrispondono effettivamente a quanto annunciato dall'Aran. Ma l'aumento di 147 euro è calcolato sulla base delle risorse complessive messe in campo e distribuite in modo omogeneo senza tenere in considerazione le diverse fasce. Dei 147 euro, 89 sono di incremento di stipendio, 35 sono di aumento medio sulla retribuzione professionale docenti e 14 euro sono per il Fondo destinato alla contrattazione integrativa. I restanti 9 euro servono per coprire il costo del conglobamento dell'indennità integrativa speciale sulla voce stipendio. Questo permetterà di avere una indennità di buonuscita più elevata per i docenti che sono andati o andranno in pensione dopo il primo gennaio del 2003. Per quanto riguarda il personale Ata dei 93 euro di aumento medio complessivi, 65 sono destinati alla voce stipendio, 9 euro serviranno per aumentare il compenso individuale accessorio e 10 sono destinati ad alimentare le risorse della contrattazione "integrativa".
L'attesa. La busta paga resta per il momento uguale. Se si farà in tempo gli aumenti con i relativi arretrati che valgono per tutto il 2002 e per i primi mesi del 2003 verranno pagati a luglio. Ma questa è solo una ipotesi. Dalla firma del contratto al passaggio in busta paga passa sempre qualche mese. È evidente che più passa il tempo e più aumenta l'importo degli arretrati.
Le reazioni. Soddisfatto il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti: "È un accordo che riconosce anche economicamente l'importante funzione svolta dagli insegnanti". La conclusione della trattativa è stata considerata positiva dall'opposizione. Andrea Ranieri dei Ds considera la firma un fatto importante alla quale si è arrivati "con la mobilitazione" ma ha comunque ricordato il giudizio "negativo" sulla riforma. Sulla stessa linea Enzo Carra della Margherita: "La firma è stato un atto dovuto, ma la riforma è sbagliata e incorreggibile". Duro il giudizio di Piero Fassino, segretario dei Ds, non tanto sul contratto quanto sulla politica del governo per l'Istruzione e la Ricerca. Peppe Valditara responsabile scuola di An sottolinea l'alto consenso sindacale che ha registrato il contratto e ritiene che ora si possano "gettare le basi per approfondire le problematiche relative alla carriera docente".
La riforma. La prossima settimana in Consiglio dei ministri verrà varato il decreto di attuazione della riforma dei cicli. Il governo avrebbe nei giorni scorsi commissionato un sondaggio a Datamedia per conoscere il gradimento su alcuni aspetti, primo tra tutti la figura del "maestro prevalente" alle elementari. L'80 per cento del campione ha detto sì, e così il decreto verrà approvato, anche perchè sono stati sciolti i nodi posti dall'Udc e dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti.