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Medicina, via ai test e iscritti in calo

Ma a Roma la Sapienza fa il pieno

02/09/2020
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Il Messaggero

 Ai tempi del Covid-19 non è solo dura fare il medico, ma anche diventarlo. Forse è per questo che domani gli studenti che parteciperanno ai test d'ingresso saranno ben 2mila in meno rispetto all'anno precedente. Più precisamente a provare a entrare nella Facoltà di Medicina saranno 66.638 persone a fronte dei 68.694 dello scorso anno. In controtendenza, invece, l'Università Sapienza di Roma che quest'anno vanta un numero di aspiranti matricole superiore, 6.292 contro i 5.733 del 2019. 
LA PROVA«È un segno che la qualità del nostro ateneo è di grande attrattiva per gli aspiranti medici», sottolinea Eugenio Gaudio, rettore della Sapienza. Ma anche se i numeri dei candidati iscritti è basso, ci saranno ben 53.500 destinati ad affrontare una brutta delusione. I posti disponibili per quest'anno infatti sono solo 13.072. Nonostante siano 1500 in più rispetto allo scorso anno, che entrerà a Medicina solo 1 candidato su 5. Agli altri toccherà mettere in atto il piano B: cambiare strada, riprovarci di nuovo l'anno prossimo o, in caso di sospetta irregolarità, fare ricorso. La prova è sempre la stessa: 60 domande a risposta multipla a cui rispondere in 100 minuti. 
Una modalità poco apprezzata. «Il problema principale è che i nostri test di Medicina non sono adatti a selezionare i più bravi o quelli più portati alla professione medica», conferma il presidente di Consulcesi, Massimo Tortorella. «A superarli sono infatti solo gli studenti più preparati a non cadere in domande ambigue e tranelli, tipici dei test a risposta multipla», aggiunge, sottolineando anche le numerose irregolarità dei nostri test di ammissione. «Ogni anno ci sono mediamente 18mila ricorsi. Nel 2019 - continua - abbiamo ricevuto segnalazioni di irregolarità da 27 dei 41 atenei. Per questo, anche domani saremo presenti al fianco dei candidati e pronti a vigilare sulla regolarità. Ed è per questo che abbiamo attivato il nostro sportello www.numerochiuso.info, dove i nostri consulenti legali specializzati suggeriranno le azioni migliori da intraprendere per un eventuale ricorso».
LA NOVITÀQuest'anno di diverso c'è il «dove» si terrà la prova: c'è la possibilità di svolgere la prova nell'ateneo più vicino alla propria casa. Questo con l'obiettivo di ridurre gli spostamenti e quindi ridurre al minimo il rischio di contagi. 
Rimane da sciogliere invece il nodo dei candidati positivi al coronavirus o dei candidati amici di persone positive a Sars-Cov2 in quarantena. Pare che si tratti di pochi casi isolati ai quali il ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, sta provando a trovare una soluzione. Si tratta però di un problema piuttosto complesso: trovare una data alternativa può ritardare la pubblicazione dei risultati con conseguenze sull'inizio delle lezioni e potrebbe creare un precedente giuridico. I risultati dei test verranno pubblicati sul sito www.universitaly.it, sul quale verrà indicato il punteggio ottenuto dai candidati secondo il codice etichetta.
LE DATELa data di pubblicazione dei punteggi sarà il 15 settembre per Veterinaria e il 17 settembre per Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria. Il 25 settembre, sulla propria pagina riservata del portale Universitaly, i candidati potranno prendere visione del proprio elaborato, del proprio punteggio e della propria scheda anagrafica. Il 29 settembre verrà pubblicata la graduatoria nazionale di merito nominativa. Una tabella di marcia serrata che, per andare incontro ai candidati in quarantena, rischia di saltare. «È stato un anno difficile per tutti, pertanto il mio augurio va a tutti i candidati affinché possano continuare a investire nel proprio sogno attraverso la professione sanitaria», conclude Antonio Felice Uricchio, presidente dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur).
Valentina Arcovio