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Messaggero-Civitavecchia-La controriforma Moratti va contro la Costituzione"

Mercoledì 7 Maggio 2003 "La controriforma Moratti va contro la Costituzione" L'onorevole Diliberto, segretartio nazionale dei Comunisti italiani, non ha potuto partecipare (sarà a Civitavecchi...

07/05/2003
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Il Messaggero

Mercoledì 7 Maggio 2003
"La controriforma Moratti va contro la Costituzione"
L'onorevole Diliberto, segretartio nazionale dei Comunisti italiani, non ha potuto partecipare (sarà a Civitavecchia dopodomani per la manifestazione di tutto il centrosinistra con Gasbarra), ma il convegno sulla scuola, organizzato dal suo partito, è stato comunque interessante. Già il titolo, 'No alla controriforma Moratti" era indicativo della valutazioni e della linea dei Comunisti, e i vari interventi sono serviti a spiegare ed analizzare i tanti e gravi 'punti deboli" della riforma.
Il dibattito è stato introdotto da Pino Cascianelli, candidato dei comunisti alla Provincia, ed ha quindi visto gli interventi di Marilena Fotia, Maria Brigida della segreteria nazionale della Cgil Scuola, di Francesco Francescaglia dell'associazione 'Tessitori di pace" e di Piergiorgio Bergonzi responsabile del settore scuola dei Comunisti italiani.
Quest'ultimo ha collegato varie iniziative dell'attuale governo di centro destra ed ha concluso che alla scuola il Polo ha tolto l'obbligo, ma anche la possibilità di rimuovere gli ostacoli sociali. E questo, è stato detto durante il dibattito, anche andando contro la Costituzione Italiana che, appunto della rimozione degli ostacoli sociali, fa un obiettivo primario.
Molto grave, secondo gli intervenuti, è il atto di aver anticipato al scelta circa le superiori a 13 anni e mezzo, tanto più, nonostante quello che qualche difensore della riforma sostiene, che si tratta di una scelta irreversibile.
Per Bergonzi, dal '45 ad oggi, ma già dall'Unità d'Italia il compito della scuola italiana era quello di allargare l'istruzione. Con la riforma Moratti la tendenza è esattamente opposta.