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Messaggero-La Riforma Moratti?Per la Cgil un salto nel passato

La Riforma Moratti?Per la Cgil un salto nel passato di FRANCESCO LEONI* Ha ragione il consigliere regionale Giannotti quando dice che occorre essere più attivi per far conoscere meglio la Riform...

27/03/2003
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Il Messaggero

La Riforma Moratti?Per la Cgil un salto nel passato
di FRANCESCO LEONI*

Ha ragione il consigliere regionale Giannotti quando dice che occorre essere più attivi per far conoscere meglio la Riforma della scuola, proposta dal ministro Moratti ed approvata dal Parlamento; sui contenuti e sul giudizio mi trovo però assolutamente in disaccordo. Mi permetto anzi di definire la nuova legge più una Contro-Riforma e questo per alcuni aspetti significativi che fanno tornare indietro l'istruzione ai primi anni '60.
Due appaiono le novità significative introdotte (o meglio ripristinate) dalla Contro-Riforma: la presenza di un docente unico nel segmento della scuola elementare e il nuovo assetto della secondaria superiore. Il docente della scuola elementare viene definito 'prevalente" in quanto a lui affidate il maggior numero di ore ed il ruolo di riferimento formativo; a lui è affidata la programmazione ed il coordinamento degli altri docenti che attorno a lui 'ruotano"; non per niente vengono definiti 'satelliti". A questi sono affidate aree di istruzione marginali fra cui informatica ed inglese. Credo che non occorre molta fantasia per capire che il nuovo organigramma sarà dirompente in una realtà in cui da anni si vive in un dialogo ed una collaborazione fra pari. E' vero che la figura del 'maestro unico" è stata da qualcuno rimpianta nei primi di applicazione ma ripristinarla oggi quando il meccanismo aveva ormai una consolidata e affermata validità, sarebbe non solo anacronistico, ma uno spreco di risorse, di professionalità acquisite e di metodologi che proprio adesso cominciavano a dare frutti migliori.
(*Docente, componente della segreteria provinciale e regionale della Cgil Scuola)

di FRANCESCO LEONI*

Ha ragione il consigliere regionale Giannotti quando dice che occorre essere più attivi per far conoscere meglio la Riforma della scuola, proposta dal ministro Moratti ed approvata dal Parlamento; sui contenuti e sul giudizio mi trovo però assolutamente in disaccordo. Mi permetto anzi di definire la nuova legge più una Contro-Riforma e questo per alcuni aspetti significativi che fanno tornare indietro l'istruzione ai primi anni '60.
Due appaiono le novità significative introdotte (o meglio ripristinate) dalla Contro-Riforma: la presenza di un docente unico nel segmento della scuola elementare e il nuovo assetto della secondaria superiore. Il docente della scuola elementare viene definito 'prevalente" in quanto a lui affidate il maggior numero di ore ed il ruolo di riferimento formativo; a lui è affidata la programmazione ed il coordinamento degli altri docenti che attorno a lui 'ruotano"; non per niente vengono definiti 'satelliti". A questi sono affidate aree di istruzione marginali fra cui informatica ed inglese. Credo che non occorre molta fantasia per capire che il nuovo organigramma sarà dirompente in una realtà in cui da anni si vive in un dialogo ed una collaborazione fra pari. E' vero che la figura del 'maestro unico" è stata da qualcuno rimpianta nei primi di applicazione ma ripristinarla oggi quando il meccanismo aveva ormai una consolidata e affermata validità, sarebbe non solo anacronistico, ma uno spreco di risorse, di professionalità acquisite e di metodologi che proprio adesso cominciavano a dare frutti migliori.
(*Docente, componente della segreteria provinciale e regionale della Cgil Scuola)