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Messaggero-Ora la riforma sarà più difficile

Ora la riforma sarà più difficile e per gli insegnanti ancora sacrifici" di LAURA MATTIOLI ROMA - La Moratti attacca Tremonti. I sindacati attaccano la Moratti. Se la titolare dell'Istruzione ...

16/11/2002
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Il Messaggero

Ora la riforma sarà più difficile
e per gli insegnanti ancora sacrifici"
di LAURA MATTIOLI

ROMA - La Moratti attacca Tremonti. I sindacati attaccano la Moratti. Se la titolare dell'Istruzione ha bollato il collega dell'Economia come 'sordo e insensibile" ai temi della scuola e della ricerca, i sindacati non risparmiano frecce avvelenate all'autrice di una riforma scolastica che rischia di restare senza copertura Finanziaria. "Oggi la Moratti rivendica più risorse quando è stata proprio lei, nell'agosto dell'anno scorso, ad impegnarsi con il governo a ridurre le spese dell'istruzione". E mentre parla, il segretario generale della Cgil-scuola, Enrico Panini, mostra la lettera datata 2 agosto 2001 indirizzata a Tremonti e Frattini: "Ecco qua, c'è scritto che il ministero dell'Istruzione si impegna ad adottare un intervento strutturale in otto punti finalizzato a ridurre la spesa per l'istruzione. Insomma un taglio radicale di circa il 15 per cento".
E la riforma scolastica con quali soldi si farà? "Certo che è che anticipare l'entrata alle materne a due anni e mezzo e alle elementari a cinque anni e mezzo prevede una spesa maggiore per il numero di frequenze e la formazione degli insegnanti" spiega il segretario generale della Uil-scuola, Massimo Di Menna. Ma non è la sola preoccupazione dei sindacati, sul piatto ci sono anche le retribuzioni europee degli insegnanti. "Berlusconi, con il piano pluriennale di investimenti per la scuola aveva promesso 19 mila miliardi di lire, un incremento medio annuo di circa 4 mila miliardi a partire dal 2003 e fino al 2007 - continua Di Menna - Dove sono? Non se ne è più parlato e con la Finanziaria si riduce pure la spesa". E conclude con una battuta amara Panini: "Se Berlusconi aveva detto 'copriremo d'oro gli insegnanti" a questo punto gli insegnanti potranno coprirsi solo con il cappotto". I sindacati quindi d'accordo sul riscrivere completamente l'articolo 25 della Finanziaria. E d'accordo anche l'Ulivo, che preannuncia battaglia in Senato in sede di discussione della legge di bilancio. "Scopriamo ora, in modo definitivo, che le promesse di Berlusconi per la scuola erano tre T: tagli, tagli, tagli" ha dichiarato la senatrice Maria Chiara Acciarini, capogruppo Ds in commissione istruzione. "Come senatori dell'Ulivo - ha aggiunto Acciarini - presenteremo emendamenti alla Finanziaria per stanziare fondi in favore di un piano straordinario per l'edilizia scolastica e risorse finanziarie per l'autonomia degli istituti e per salvaguardare il lavoro degli insegnanti. Questi interventi rappresentano la priorità assoluta, ciò che va fatto subito". Secondo l'esponente dei Ds "se il ministro Moratti ha agito finora in buona fede come pensiamo, a questo punto dovrebbe trarre le conseguenze dei fatti di questi giorni e cercare di rafforzare la propria posizione all'interno dell'esecutivo. Un ministro debole non è proprio ciò di cui hanno bisogno la Scuola, l'Università e la Ricerca".
E un appello a favore della ricerca arriva dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. "Gli investimenti per la ricerca in Italia sono insufficienti e così facendo "si rinuncia al futuro e allo sviluppo del paese". "Un paese ha tante più possibilità e prospettive tanto più investe in ricerca - ha sottolineato Montalcini - purtroppo l'Italia non investe in ricerca e nei giovani; spero che questo possa cambiare perché è essenziale per lo sviluppo del paese". "Qui da noi - ha aggiunto il premio Nobel - manca la coordinazione in quel triangolo formato da ricerca, innovazione e imprese. I giovani non hanno abbastanza aiuto dalle imprese che non hanno il coraggio di investire. Quando si renderanno conto del vantaggio che ne trarranno, l'Italia recupererà il posto perduto, e sono sicura che potrà risalire la china".