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Messaggero Rieti-Docenti e prime classi, i tagli non salvano nessuno

Scuola, denuncia di Cgil, Cisl e Uil "Docenti e prime classi, i tagli non salvano nessuno" Le ricadute sulla scuola sabina saranno pesanti. Cgil, Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie del...

02/05/2003
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Scuola, denuncia di Cgil, Cisl e Uil
"Docenti e prime
classi, i tagli
non salvano nessuno"
Le ricadute sulla scuola sabina saranno pesanti. Cgil, Cisl e Uil, insieme alle rispettive categorie della scuola, dopo gli scioperi organizzati contro la finanziaria e per la sua modifica già nel mese di ottobre dello scorso anno, denunciano le prime negative ricadute della legge di bilancio varata a dicembre del 2002. Infatti, sostengono i sindacati, nella provincia di Rieti si registreranno chiusure di sedi scolastiche con ricadute pesantissime sia in termini occupazionali che sociali.
"Siamo alla negazione del diritto universale allo studio in aree territoriali depresse insistenti nel nostro territorio affermano Cgil, Cisl e Uil - mentre le organizzazioni sindacali possono esprimere soddisfazione per il recupero di 19 posti, ottenuto grazie al contributo di tutti i sindacati all'incontro tenuto presso l'ufficio scolastico regionale, esprimono invece profondo rammarico per la chiusura delle prime classi di Borgorose, Magliano e Forano per le quali ci auspichiamo un forte interessamento di tutte le forze politiche ed istituzionali perchè si possa recuperare la pecularieta' e la specificita' del territorio reatino e della distribuzione delle istituzioni scolastiche al suo ritorno. I sindacati affermano poi che "non è stata fornita una corretta informazione sugli organici, per norma contrattuale, da parte non è stata fornita dal Centro servizi amministrativi e pertanto questo, al momento, alimenta una ridda di voci, anche sui posti perduti e poi sulle eventuali riconquiste ottenute. Resta il fatto che i tagli nella scuola reatina superano le 100 unità, a questo va aggiunto il fatto che le cattedre portate a 18 ore avranno pesanti ulteriori ripercussioni sull'occupazione del personale precario e che ulteriori danni saranno a carico del personale Ata, oltre a quelli già causati dal taglio del due per cento sui collaboratori scolastici previsto dalla finanziaria voluta dall'attuale governo".