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Messaggero-Scuola, entroil 14 febbraio le domande di trasferimento

Scuola, ROMA - I termini per la presentazione delle domande di mobilità sono fissati "improrogabilmente" al 14 febbraio 2002 per il personale docente ed educativo e al 21 febbraio 2002 per il per...

15/01/2002
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Il Messaggero

Scuola, ROMA -

I termini per la presentazione delle domande di mobilità sono fissati "improrogabilmente" al 14 febbraio 2002 per il personale docente ed educativo e al 21 febbraio 2002 per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola. Lo ha reso noto il ministero dell'Istruzione in un comunicato.
"Attraverso il sito Internet e la rete Intranet del ministero dell'Istruzione - si sottolinea nella nota - viene pubblicata in data odierna l'ordinanza ministeriale n.3, con la quale vengono fissati i termini e definite le modalità per la mobilità del personale docente, educativo e amministrativo, tecnico ed ausiliario per l'anno scolastico 2002-2003, in attuazione del contratto collettivo decentrato nazionale sottoscritto il 21 dicembre 2001". I modelli di domanda e le istruzioni per la loro compilazione, afferma il ministero, "sono reperibili esclusivamente attraverso la rete Intranet, alla quale sono collegati tutte le istituzioni scolastiche e gli uffici dell'amministrazione, oltre che sul sito Internet del ministero "www.istruzione.it"".
Novità in arrivo, quest'anno, per la mobilità degli insegnanti, in base al contratto decentrato sottoscritto lo scorso dicembre. A segnalarle è il segretario generale della Uil Scuola Massimo Di Menna.
Fino allo scorso anno ad esempio, sottolinea il leader sindacale, il docente che otteneva il trasferimento nella sede segnalata come prima preferenza non poteva presentare una nuova domanda di trasferimento nei due anni successivi. Da quest'anno, invece, questo sarà possibile in due casi: se si chiede un trasferimento fuori provincia o per passare a un ordine diverso di scuola. Cambiamenti anche per l'assegnazione dei docenti ai plessi scolastici: una procedura in precedenza regolata dal contratto nazionale e che ora dipenderà da criteri stabiliti dal "contratto di scuola" (siglato tra il dirigente scolastico e le Rsu