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Messaggero-Scuola, primo sì alla riforma

Scuola, primo sì alla riforma Bocciati 700 emendamenti ROMA - La commissione Cultura della Camera ha approvato la riforma Moratti, respingendo i 700 emendamenti presentati dalle opposizioni. Il te...

07/02/2003
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Il Messaggero

Scuola, primo sì alla riforma
Bocciati 700 emendamenti
ROMA - La commissione Cultura della Camera ha approvato la riforma Moratti, respingendo i 700 emendamenti presentati dalle opposizioni. Il testo andrà oggi in aula per il voto delle pregiudiziali presentate da Ulivo e Prc. Primo firmatario Luciano Violante, l'Ulivo pone una pregiudiziale di costituzionalità ("la legge delega data al governo" è troppo ampia, permettendo anche la "definizione di norme generali sull'istruzion e la formazione", oltre ad operare "una impropria equiparazione tra istruzione e formazione regionale"). Ds e Prc chiederanno di ritirare la delega. Anche la Margherita darà battaglia: chiederà la sospensiva, motivandola con il fatto che la riforma è stata scritta prima della proposta sulla devolution, che modifica le competenze affidate alle Regioni.
L'opposizione in blocco contesta la legge: "Il testo è stato blindato - sottolinea Alba Sasso, deputata diessina - dei 700 emendamenti presentati non è stata approvata neppure una virgola. La maggioranza ha fatto quadrato temendo una spaccatura interna: l'Udc, ad esempio, non è d'accordo con l'iscrizione anticipata a 5 anni. Ma la Casa delle Libertà voleva ottenere un risultato immediato e sono stati ritirati anche gli emendamenti di maggioranza. Non c'è stato dibattito, siamo intervenuti soltanto noi, loro non hanno dato risposte". Con i 700 emendamenti presentati l'opposizione invitava ad apportare sostanziali modifiche, dall'annullamento della delega al governo alla richiesta di assolvimento dell'obbligo scolastico unicamente nella secondaria, all'eliminazione dell'anticipo per materna ed elementare perchè fatto in "modo pasticciato".
"La maggioranza - ha replicato la relatrice Angela Napoli (An) - aveva concordato di approvare questa legge delega così come l'aveva trasmessa il Senato, evitando un nuovo passaggio a Palazzo Madama. Quanto alle deleghe sono ampie perchè ampia è la materia, ma ci sono paletti precisi che l'opposizione si ostina a non vedere".
Critiche sferzanti dai sindacati. Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, sostiene: "Viene riproposto un modello anni '50, che fa capire chi avrà ruoli di comando e chi dovrà subire, secondo un modello di selezione sociale che non esiste più". Enrico Panini, segretario di categoria della Cgil, annuncia un sit-in di protesta a Montecitorio, martedì 11 febbraio, per dire no alla "controriforma". E la Cisl-scuola: "La blindatura è sempre un grave atto politico-istituzionale". Intanto, i ricercatori del Cnr, l'ente commissariato dal governo, hanno scritto a Ciampi: "Presidente, la nostra autonomia va difesa".

A. Ser.