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Messaggero-Zevi: no a insegnamento confessionale

Zevi: no a insegnamento confessionale ROMA - Affermazioni "molto vaghe, nebulose, non chiare", mentre il concetto "va chiarito in termini precisi: in una scuola pubblica laica non deve esserci un ...

01/03/2003
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Il Messaggero

Zevi: no a insegnamento confessionale
ROMA - Affermazioni "molto vaghe, nebulose, non chiare", mentre il concetto "va chiarito in termini precisi: in una scuola pubblica laica non deve esserci un insegnamento religioso confessionale". Tullia Zevi giudica in questo modo l'apertura all'approfondimento dei legami con la cultura cristiano-giudaica nelle linee base del nuovo sistema di licei. "Nella scuola di Stato di un Paese che diventa sempre più multietnico e multiculturale come l'Italia - ha affermato - si dovrebbe insegnare la molteplicità delle religioni, come storia delle religioni. Nella scuola pubblica, cioè, l'insegnamento delle religioni non deve essere confessionale ma finalizzato all'indagine delle radici storiche per far conoscere ai ragazzi il fatto religioso in tutte le sue espressioni". Insomma, la nuova scuola dovrebbe attuare nell' orario curricolare una "analisi comparata delle religioni - sostiene Zevi - e non un insegnamento confessionale".