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Nuova Sardegna-Testi di storia: iniziativa per garantire "libertà"

Se n'è discusso in un'assemblea del Cidi e Issra Testi di storia: iniziativa per garantire "libertà" SASARI. Affidare al ministero dell'Istruzione il compito di controllare l'obiettività dei ...

27/12/2002
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Nuova Sardegna

Se n'è discusso in un'assemblea del Cidi e Issra
Testi di storia: iniziativa per garantire "libertà"

SASARI. Affidare al ministero dell'Istruzione il compito di controllare l'obiettività dei libri di testo di storia, e progettare adeguate risposte: è questa la proposta del deputato Fabio Garagnani sulla quale ha discusso il 20 dicembre scorso, nell'Istituto Magistrale, un'assemblea, promossa dal Cidi-Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti e dall'Issra-Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell'Autonoma. L'incontro ha visto la partecipazione di un folto gruppo di docenti - non solo di storia - studenti universitari e uomini di scuola. Dal dibattito, introdotto dal presidente dell'Issra Manlio Brigaglia, è emersa la viva preoccupaiozne del mondo scolastico per il clima di censura e diffidenza che l'applicazione di una simile proposta porterebbe all'interno delle classi. I partecipanti all'incontro hanno ritenuto che una norma del genere possa avere un'efficacia concreta molto limitata - tanto più che lo stesso governo lo ha dichiarato inapplicabile - ma contribuisca ad alimentare una serie di pericolosi pregiudizi sull'insegnamento della storia. "Esso, infatti - si è detto nell'assemblea -, molto più che su nebulosi criteri di obiettività, dovrebbe fondarsi su acquisizioni storiografiche fondate dal punto di vista scientifico e utilizzare nel lavoro in classe materiali e manuali didatticamente efficci, nel rispetto del dettato costituzionale il quale garantisce, al tempo stesso, il diritto al libero insegnamento ed al libero apprendimento". Tutte le componenti hanno espresso la pressante esigenza di un'azione comune che coinvolga il mondo della scuola e dia alla cittadinanza e al mondo politico un segnale forte di dissenso da questa proposta. Si è ritenuto pertanto di promuovere, in concomitanza con la scadenza del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, una manifestazione pubblica per riaffermare i valori di libertà e democrazia nell'ambito della riflessione sulla storia, all'interno della scuola e nella società. Dall'incontro è emersa inoltre la volontà di promuovere le adesioni all'appello lanciato da Umberto Eco contro la risoluzione sui libri di testo e pubblicaot dalla Repubblica. Esso può essere sottoscritto anche on-line inviando una e-mail all'indirizzo appelloØlibertaegiustizia.it.