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Nuova Venezia-Costretti a tagliare i servizi

decurtazioni previste dalla Legge Finanziaria si rifletteranno sui settori della viabilità, della scuola e dell'ambiente "Costretti a tagliare i servizi" Nove milioni di euro in meno per la Provinc...

17/11/2002
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Nuova Venezia

decurtazioni previste dalla Legge Finanziaria si rifletteranno sui settori della viabilità, della scuola e dell'ambiente
"Costretti a tagliare i servizi"
Nove milioni di euro in meno per la Provincia di Venezia

di Enrico Tantucci

VENEZIA. La Provincia sull'orlo del baratro dopo i tagli nei trasferimenti decisi alla Camera con la Finanziaria. "Se al Senato la Finanziaria non verrà corretta - ha detto ieri il presidente Luigino Busatto - si apre uno scenario drammatico, con l'eliminazione di molti servizi".
Busatto ieri a Ca' Corner insieme al neoassessore al Bilancio Luigi Solimini, ha fatto il punto della situazione e illustrato il proprio bilancio, alla luce di quanto votato a Montecitorio con il maxiemendamento Tremonti. "Questo provvedimento segna la fine del federalismo amministrativo - ha detto Busatto - mettendo in ginocchio proprio le Province, che, in base alle deleghe ricevute, sono gli enti che per primi avrebbero dovuto tradurlo in realtà. Per la Provincia di Venezia il taglio è di ben 9,2 milioni di euro - circa 19 miliardi di vecchie lire - con una riduzione del 10 per cento della spesa corrente, per la quale, oltretutto, il Governo non riconosce più nemmeno l'adeguamento all'inflazione. Visto che non possiamo tagliare le spese fisse, è evidente che - se il Governo non tornerà sui suoi passi - dovremo tagliare servizi e investimenti. Il nostro bilancio per il 2003, che è giù pronto, prevede un notevole sforzo sulla viabilità, con lo stanziamento di 21 milioni di euro e sull'edilizia con investimenti per 33,2 milioni di euro. Impegni che senza modifiche alla Finanziaria non potranno essere mantenuti, mentre colpiti saranno anche i settori del turismo, dell'ambiente, dell'associazionismo, della cultura, della formazione e della scuola".
Proprio la scuola, per Busato e Solimini è una conferma della strategia schizofrenica dal Governo. "Ora la Provincia, a parità di risorse - hanmno detto - ha anche la responsabilità del mantenimento degli istituti superiori e l'invito è a investire in questa direzione, senza però garantire le risorse necessarie a riscaldare, manutenere e far funzionare i nuovi edifici". Un quadro fosco, che colpisce tutte le Province italiane e che le ha spinte a solidarizzare al di là del colore politico. "Non c'è distinzione tra Polo e Ulivo - ha detto ancora il presidente della Provincia - siamo tutti d'accordo sull'iniquità della Finanziaria nei confronti dei nostri enti, tanto che siamo pronti, tutti insieme, a manifestazioni di protesta davanti al Parlamento e ad azioni di lobby nei confronti dei nostri parlamentari. Per ciò che riguarda la Provincia di Venezia, si è fatto uno sforzo notevolissimo, sul piano economico per finanziare e far funzionare le nuove agenzie per l'impiego, ma con questo quadro economico, saremo costretti a chiuderle, lasciando campo libero solo alle agenzie private di collocamento, senza alcun controllo. Evidentemente è questo che il Governo vuole - con questi provvedimenti - all'insegno del liberismo più sfrenato, ma, almeno, si abbia l'onestà di dichiararlo apertamente. invece di strangolarci in questo modo".
"Con questa Finanziaria - ha sottolineato anche Solimini - si torna indietro di 25 annim agli anni '77 e' 78, quando l'inflazione era a due cifre e gli enti locali erano in grave crisi finanziaria e ricorrevano all'indebitamento per finanziare la spesa corrente. E' assurdo che questo debba capitare anche alla Provincia di Venezia, che in questi anni ha amministrato al meglio al suo bilancio, chiudendo sempre in pareggio e aumentando costantemente servizi e investimenti, come il grande sforzo fatto sull'informatica". La speranza è che qualcosa cambi al Senato per questa Finanziaria-capestro