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Nuova Venezia-Difendiamo le nostre scuole

Difendiamo le nostre scuole" Resler: "I tagli colpiranno a Chioggia più che altrove" Alessandra Lionello CHIOGGIA. Un'interpellanza al Consiglio regionale per salvare il sistema scolastico del...

06/12/2002
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Nuova Venezia

Difendiamo le nostre scuole"
Resler: "I tagli colpiranno a Chioggia più che altrove"

Alessandra Lionello

CHIOGGIA. Un'interpellanza al Consiglio regionale per salvare il sistema scolastico del Veneto e quello di Chioggia in particolare. L'ha presentata il consigliere chioggiotto Elso Resler, che punta il dito contro il piano di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche predisposto dal ministro Moratti, che avrebbe come unico scopo quello di razionalizzare le risorse senza però tenere conto della qualità dell'istruzione. Per molti centri del Veneto, e per Chioggia prima di tutti, l'attuazione di un simile piano sarebbe, secondo Resler, particolarmente grave poiché questo piomberebbe su situazioni che abbisognano di un potenziamento e non già di tagli. "Il quadro delineato - si legge nell'interpellanza - è reso ancora più critico dal fatto che il Ministro ha già tagliato per due terzi i fondi per sostenere l'autonomia scolastica e la scuola pubblica e che nella finanziaria attualmente in discussione il governo ha cancellato l'investimento per l'edilizia scolastica e ha tagliato i trasferimenti agli Enti Locali per il 2,5 per percento". Sulla questione, il consigliere si fa portavoce di un profondo malessere presente nel mondo della scuola. Per la realtà del sud della provincia di Venezia, in particolare, l'argomento è scottante perché c'erano delle attese sia per quanto riguarda l'edilizia scolastica sia per il potenziamento agli indirizzi di studio. Il ridimensionamento previsto dal Ministro e dalla finanziaria non piace neanche agli studenti delle scuole superiori, che a Chioggia hanno già iniziato a manifestate. Un giorno di sciopero già fatto martedì scorso e una manifestazione di piazza da organizzare nei prossimi giorni. Le scuole, intanto, fanno di tutto per adeguarsi, adottando indirizzi di studio studiati per attirare l'attenzione e il favore degli studenti e garantirsi la sopravvivenza. In prima linea c'è la sezione linguistica del liceo Veronese, che da tre anni non riesce a fare la prima classe e attualmente conta solo una quarta e una quinta. Gli insegnanti hanno proposto ai potenziali nuovi alunni un piano di studio più leggero, composto di 30 ore settimanali, anziché 35, convertendo le 5 ore eliminate come "ore progettuali di approfondimento" da svolgersi in un giorno alla settimana (sabato o lunedì) libero da attività curricolari come le tradizionali lezioni, le verifiche e quant'altro. In quel giorno si potranno realizzare dei mini progetti in relazione agli interessi e alle esigenze degli studenti.