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Repubblica-Bocconi, scacco alla maturità -Rivoluzione in ateneo: il diploma non serve alla selezione

Milano, gli studenti chiamati ai test d'ammissione per l'anno accademico 2003-2004 in aprile. Così il voto dell'esame di Stato diventa irrilevante Bocconi, scacco alla maturità Rivoluzione in...

09/02/2003
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la Repubblica

Milano, gli studenti chiamati ai test d'ammissione per l'anno accademico 2003-2004 in aprile. Così il voto dell'esame di Stato diventa irrilevante
Bocconi, scacco alla maturità
Rivoluzione in ateneo: il diploma non serve alla selezione

Per le nuove matricole verrà considerato il curriculum degli ultimi anni di scuola. E' la prima volta che accade in Italia
MARINA CAVALLIERI

ROMA - Il testo è informale, il comunicato burocratico ma il messaggio è chiaro: l'esame di maturità non ha importanza, non più, comunque vada. Per iscriversi ad una delle università italiane più prestigiose basta superare i test di ammissione in aprile, il resto non conta, o meglio, conta molto poco. A liquidare la maturità, da sempre croce di tutti gli studenti, a ridurre per la prima volta la "madre di tutti gli esami" a prova irrilevante, è la Bocconi. L'ateneo milanese in questi giorni invita i liceali alle preiscrizioni, chi vuole entrare a far parte delle matricole dovrà superare il test preselettivo, il risultato influirà al cinquanta per cento, per il resto verrà considerato il curriculum scolastico degli ultimi anni. Gli studenti possono dimenticare le pene della maturità, impegnarsi è fatica sprecata.
I candidati quindi potranno sostenere il test di ammissione prima di aver superato l'esame di Stato "il cui voto non potrà influire sui risultati". La decisione della Bocconi dà inizio ad un nuovo corso, è un segnale rivoluzionario nella sua apparente marginalità. Si sorvola sulla prova più difficile del sistema scolastico pre-universitario e di fatto la si svaluta, una scelta che è forse l'ultima tappa di un lungo percorso diventato sempre più accidentato. Del resto negli ultimi anni la maturità ha subito diversi cambiamenti alla ricerca di un senso che appare perduto.
Fu l'ex ministro Berlinguer a cancellare "l'esame facile" restaurando la prova con tutte le materie. Sembrò l'inizio di una fase in cui la maturità riacquistava peso e importanza, un primo passo in attesa della riforma - progettata, approvata ma mai andata in vigore - che avrebbe trasformato l'intero sistema. Poi però il ministro Moratti inserì un altro cambiamento molto discusso: la commissione con soli professori interni ed un presidente esterno. La decisione innescò le polemiche, il ministro fu accusato di svalutare l'esame e l'intero sistema scolastico statale e favorire la scuola privata.
Cambiamenti e lotte che rendono la scuola terreno di battaglia e non risparmiano neanche il sistema universitario. E' stato questo infatti dopo la maturità il fronte più tempestoso. "Ci troviamo in condizioni di svantaggio che il Paese non può più sostenere", ha detto giorni fa il ministro Moratti nella presentazione del secondo quaderno del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario. Se si guarda al rapporto tra università e lavoro, ha sottolineato Moratti nella prefazione del testo, "i confronti internazionali dicono che l'Italia ha il più basso numero di laureati sul totale della popolazione attiva e una carenza di profili professionali legati ai mestieri che il mercato del lavoro richiede. E' una condizione che il paese non può più sostenere".
E gli studenti? In attesa di vedere cosa succede si adeguano. Secondo una ricerca condotta dal mensile Universi.Net, i test di ammissione alle facoltà li preparano su Internet, la Rete è infatti tra i metodi più utilizzati per prepararsi. Per affrontare i quiz le aspiranti matricole utilizzano i manuali specializzati ma anche i quiz televisivi. Studenti abili navigatori, del resto anche la Bocconi avverte: le preiscrizioni si effettuano esclusivamente on line.