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Repubblica-Firenze-Troppi bimbi alle materne 221 non avranno un posto

Aumentano le nascite e i piccoli immigrati, in tutta la regione esclusi 2500 Troppi bimbi alle materne 221 non avranno un posto Non è servito bloccare la riapertura delle iscrizioni che anti...

09/05/2003
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la Repubblica

Aumentano le nascite e i piccoli immigrati, in tutta la regione esclusi 2500
Troppi bimbi alle materne 221 non avranno un posto

Non è servito bloccare la riapertura delle iscrizioni che anticipava l'età
MARIA CRISTINA CARRATU

maria cristina carratù
E' il primo anno che succede, e forse, se per la scuola dureranno questi chiari di luna, non sarà l'ultimo. Le nascite aumentano, i bambini immigrati pure: e così, alle code ormai storiche agli asili nido, si aggiungono adesso quelle alle scuole materne. Dal prossimo anno scolastico 2003-2004, a Firenze 51 bambini non troveranno posto nelle scuole materne comunali e ben 170 in quelle statali, per un totale di 221. In tutta la Toscana, i bambini esclusi fra le une e le altre saranno 2500. Un dramma che sarà solo in minima parte ridotto tenendo conto delle doppie iscrizioni (la verifica sulle quali, già conclusa per le scuole comunali, è ancora in corso per quelle statali). E per fortuna che il ministero si è rimangiato l'annuncio della riapertura delle iscrizioni alle scuole materne sulla base delle nuove norme sull'età di ammissione: altrimenti, chissà quanti altri bambini sarebbero andati a intasare le graduatorie. In compenso, sgraverà di sicuro, almeno in parte, la lista di attesa delle materne la riapertura (dal 17 al 30 aprile scorso) delle iscrizioni alle elementari in base alle nuove norme (per cui potranno entrare in prima già dal prossimo anno i bambini che compiranno 6 anni entro il 28 febbraio 2004). Ma anche qui, nessuno si fa illusioni: se tutte le famiglie con bambini in età da iscrizione anticipata avessero optato (i calcoli sono ancora in corso) per la nuova possibilità, si avrebbe la liberazione nelle materne di 400 posti, ma si suppone che alla fine a optare saranno in meno di 100. Né, all'orizzonte, si profilano schiarite, al contrario. "Siamo di fronte all'esplicita intenzione di questo governo di mollare la scuola d'infanzia pubblica" sostiene l'assessore alla pubblica istruzione Daniela Lastri. Intenzione messa addirittura nero su bianco, nella relazione tecnica allegata a un decreto di prossima approvazione che vieta di prevedere per la materna, in quanto scuola non dell'obbligo, qualunque "onere aggiuntivo" - ovvero tutto ciò che finora era servito per innovazione della didattica, offerta formativa, arredi, e così via.
E intanto, ieri l'assessore Lastri ha presentato (nell'inaugurare in Sala d'Arme una mostra di elaborati dei bambini delle 32 scuole fiorentine, e il progetto di scambio telematico con una scuola olandese, a sostegno dell'introduzione delle lingue straniere) il primo logo della Scuola dell'Infanzia comunale, ovvero il simbolo che d'ora in poi indicherà le scuole materne: disegnato da un bambino, un Palazzo della Signoria su sfondo azzurro circondato da bambini di varie etnìe, e realizzato con una tecnica che dà l'impressione di un puzzle, "a sottolineare" dice Lastri "come, attraverso la scuola materna, si può avviare un prezioso processo di integrazione".