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Repubblica-Genova-A quindici anni uno su cinque lascia la scuola-Polemiche per la decisione della Regione

CASO Nuovi corsi professionali A quindici anni uno su cinque lascia la scuola Polemiche per la decisione della Regione Dal prossimo anno scolastico, i ragazzi che in Liguria devono isc...

26/10/2002
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la Repubblica

CASO
Nuovi corsi professionali
A quindici anni uno su cinque lascia la scuola

Polemiche per la decisione della Regione

Dal prossimo anno scolastico, i ragazzi che in Liguria devono iscriversi al primo anno delle medie superiori ma lo fanno solo per rispettare la legge sull'obbligo di frequentare fino a 15 anni, potranno scegliere un corso di formazione professionale.
"Per la legge saranno a posto ugualmente e anzi non dovranno trovarsi in mano un documento che dice "sono prosciolti dall'obbligo scolastico" per questioni anagrafiche, cosa di fatto corrispondente ad una bocciatura", ha spiegato ieri mattina l'assessore regionale alla Formazione e all'Istruzione, Nicola Abbundo, presentando l'avvio di una fase sperimentale resa possibile dalla sigla di un protocollo di intesa tra la Regione, il Ministero dell'Istruzione ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
"È una fase sperimentale che nasce prima di tutto dalla constatazione di un dato preoccupante: in Liguria ogni anno una percentuale del 18,7 per cento degli studenti lascia la scuola finito il primo anno delle medie superiori - dice l'assessore Abbundo - Noi vogliamo fare in modo che questo non accada e che questi ragazzi, che comunque frequentano la prima classe delle superiori controvoglia, non perdano un anno di tempo, ma inizino un percorso formativo".
L'altro aspetto sottolineato dall'assessore consiste nel fatto che: "i corsi, che dovranno essere tenuti da enti di formazione appositamente selezionati in collaborazione con gli istituti scolastici superiori, daranno ai ragazzi la libertà di scegliere senza precludersi la carriera scolastica: se alla fine del primo anno il ragazzo avrà deciso che è meglio tornare ad una scuola vera e propria potrà farlo, se vorrà potrà invece continuare la formazione professionale".
Per il consigliere dei Ds Moreno Veschi, si tratta invece: "di un accordo scellerato che serve soltanto ad incentivare l'uscita dei ragazzi dal sistema dell'istruzione. Si tratta di un accordo che vuole anticipare la riforma Moratti che il centrodestra non riesce a far passare in Parlamento, obbligando i ragazzi a scegliere a soli 13 anni tra il percorso dell'istruzione e quello della formazione professionale".
(a.z.)