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Repubblica-Gli studenti contestano Moratti

Movimentata inaugurazione dell'Anno accademico, i manifestanti applaudono il capo dello Stato Gli studenti contestano Moratti A Siena slogan contro il ministro: "Scippati del diritto allo studi...

04/12/2002
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la Repubblica

Movimentata inaugurazione dell'Anno accademico, i manifestanti applaudono il capo dello Stato
Gli studenti contestano Moratti
A Siena slogan contro il ministro: "Scippati del diritto allo studio"

DAL NOSTRO INVIATO
GIORGIO BATTISTINI

SIENA - Gli studenti chiedono aiuto al presidente contro il ministro. Una contestazione "selettiva", davanti ai diretti interessati. Frontalmente contro la Moratti (fischiata e bersagliata di slogan ostili, costretta ad andarsene di nascosto, da un'uscita secondaria), a tutto beneficio di Ciampi, scelto come "garante" verso il governo delle rivendicazioni studentesche esplose in quest'inagurazione dell'anno accademico senese. Successo bipartisan. Applaudito dai goliardi che gli regalano un "papiro" e lo coinvolgono a cantare il "gaudeamus igitur". Applaudito dai più duri contestatori, che pochi metri più in là, in strada, fanno ressa per stringergli la mano. Un centinaio di ragazzi, tamburi, fischietti e slogan per appellarsi all'articolo 34 della Costituzione, quello che garantisce il diritto allo studio. Diritto sequestrato, dicono, se passa l'aumento delle tasse previsto dalla Finanziaria.
I ragazzi schiamazzano a tutto volume sotto le finestre del rettorato, in via Banchi di sotto. Riescono a far salire una piccola delegazione avvolta negli striscioni per ascoltare da vicino le parole del rettore, Pietro Tosi. A pochi metri da presidente e ministro. Presenza educata e composta. Con un unico, clamoroso gesto: quando parla la Moratti loro si girano, offrono la schiena in segno di dissenso e esibiscono cartelli di protesta. Sono, quelle del rettore, parole drammatiche sull'università italiana. Tosi (che rappresenta anche l'intero mondo accademico italiano) dà una valutazione allarmata dell'università, coinvolta nel declino nazionale. Se esistesse una Maastricht per l'istruzione l'Italia sarebbe fuori dall'Europa, dice. Tosi parla d'una situazione al collasso (dal '94 gli stipendi dei docenti sono aumentati del 77 per cento, il loro numero solo del 2 %), "oggi ci battiamo per la sopravvivenza" degli atenei. Ciampi conosce quel discorso che (come prevede il cerimoniale) gli è stato fatto avere prima. L'ha molto apprezzato. E all'uscita dal rettorato troverà modo di dire che "occorre sostenere la scuola e l'istruzione. Per realizzare università di qualità sono necessarie adeguate risorse". Il grido di dolore del rettore lo conosce anche il ministro Moratti. Che però trova solo poche asciutte parole di disimpegno. "Non ci nascondiamo le difficoltà che derivano oggi anche dai vincoli di spesa posti da un ciclo dell'economia nazionale e internazionale molto debole. Non compete a me decidere gli strumenti per trovare le risorse. Ci sono varie proposte. Credo che riusciremo a