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Repubblica it-Scuola, firmato il contratto

Soddisfatti Cgil, Cisl e Uil. Moratti: "Sforzo finanziario notevole" Protestano Gilda e Cobas: "E' mortificante, una vera truffa" Scuola, firmato il contratto Agli insegnanti 147 euro in più Aume...

16/05/2003
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la Repubblica

Soddisfatti Cgil, Cisl e Uil. Moratti: "Sforzo finanziario notevole"
Protestano Gilda e Cobas: "E' mortificante, una vera truffa"
Scuola, firmato il contratto
Agli insegnanti 147 euro in più
Aumenti di stipendio anche per i tecnici-aministrativi: 93 euro

ROMA - Dopo sette mesi di trattative, e dopo diciassette mesi dalla scadenza, è stato firmato oggi il nuovo contratto nazionale di lavoro della scuola. L'accordo riguarda circa un milione di persone fra docenti e personale Ata, ovvero amministrativi, tecnici e ausiliari. Per la parte sindacale, il rinnovo è stato siglato dalle federazioni di categoria Cgil, Cisl, Uil e Snals, mentre manca all'appello la Gilda, che si è ritirata dalla trattativa, giudicando il contratto "mortificante" per i docenti italiani, così come i Cobas parlano di "obiettivo fallito".

Soddisfatte Cgil ("conclusione importante"), Cisl ("soddisfazione per la positiva conclusione di una lunghissima e defatigante trattativa"), e Uil ("un buon risultato"), mentre il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, ha sottolineato gli "elementi di novità" contenuti in un contratto che "riconosce, anche economicamente, l'importante funzione svolta dagli insegnanti".

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Per nulla soddisfatta la Gilda, secondo la quale "è ormai chiaro che non vi sono le condizioni per compiere nessun serio passo avanti per la valorizzazione dei docenti, né sul piano delle retribuzioni, né su quello normativo". Quanto stanziato, evidenzia la direzione nazionale del sindacato, "non consentirà neppure di recuperare l'inflazione reale", oltre ad "essere stato negato qualsiasi sia pur timido avvio del riconoscimento della specificità del ruolo docente, appiattito dalle attuali norme contrattuali sui livelli impiegatizi".

Giuizio analogo è stato espresso dai Cobas dela scuola, il cui coordinatore, Piero Bernocchi, ha sottolineato come il contratto offra "una miserabile mancia" a chi avrà "la fortuna di conservare il posto". "E' chiaro - ha aggiunto - che le promesse di un contratto di svolta, che avrebbe dato ai lavoratori della scuola uno stipendio europeo, si sono rivelate una truffa colossale" in quanto, ha spiegato, "gli aumenti in paga base, medi e a regime, sono al netto di tasse e trattenute intorno ai 60 euro, pari a poco più del 5% biennale: dunque, viene a malapena coperta l'inflazione ufficiale, che però è notoriamente ben più bassa di quella reale".

Il nuovo accordo è valido, per la parte normativa, da gennaio 2002 a dicembre 2005 mentre, per la parte economica, dal primo gennaio 2002 al 31 dicembre 2003.
Per tutto il personale (circa un milione e 100 mila persone, di cui circa 850 mila docenti e circa 260 mila assistenti tecnici amministrativi) l'aumento di stipendio avverrà in due tranches: la prima a partire dal primo gennaio 2002, la seconda dal primo gennaio 2003. Per i docenti, l'aumento sarà di 147 euro (89 euro di incremento stipendio, 35 euro di aumento medio sulla retribuzione professionale docenti, e 14 euro per il fondo destinato alla contrattazione integrativa, più altri 9 euro per coprire il costo del conglobamento dell'indennità integrativa speciale nella voce stipendio). Questa operazione permetterà di avere una indennità di buonuscita più elevata, per coloro che andranno in pensione dopo il primo gennaio 2003.

Per il personale tecnico-ammistrativo, l'incremento sarà invece di 93 euro (65 euro destinati alla voce stipendio, 9 euro per aumentare il compenso individuale accessorio, e 10 euro destinati ad alimentare le risorse della contrattazione integrativa). Il conglobamento dell'indennità integrativa speciale è stato previsto anche per questa categoria.