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Repubblica-Napoli-Fondi per le scuole private una pioggia di contributi

Finanziati 77 istituti della Campania. Sabato nuova protesta a Roma di docenti e genitori contro la riforma Moratti Fondi per le scuole private una pioggia di contributi BIAN...

14/01/2004
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la Repubblica

Finanziati 77 istituti della Campania. Sabato nuova protesta a Roma di docenti e genitori contro la riforma Moratti
Fondi per le scuole private una pioggia di contributi
BIANCA DE FAZIO


L'ULTIMA firma, negli uffici del ministero di viale Trastevere, è arrivata a dicembre. Ed ora ecco l'elenco delle scuole private secondarie che in Campania hanno diritto a finanziamenti pubblici. Sono 731mila euro - per l'anno finanziario 2003 - finalizzati "all'elevazione dei livelli di qualità ed efficacia delle attività formative". Una pioggia di contributi che vanno a scuole legalmente riconosciute, pareggiate e paritarie, quelle comunemente dette private.
Scuole medie inferiori, licei classici e scientifici, istituti magistrali, istituti tecnici e professionali. Passati per le maglie di un Comitato tecnico ministeriale che ha esaminato le loro richieste ed ha stilato due diversi elenchi di scuole che hanno avuto accesso ai contributi. Una prima lista; poi, essendo aumentati i fondi disponibili, l'elenco è stato riaperto ed integrato con un bel po' di nuovi istituti. E si arriva a 77 scuole. In gran parte concentrate a Napoli e dintorni, ma anche a Caserta e in tutta Terra di Lavoro, poi giù fino a Salerno, a Battipaglia, a Castellabate. Quasi tutti istituti religiosi, pochissimi quelli laici. Su Napoli, finanziamenti andranno a quasi tutte le principali scuole private, dal Pontano al Suor Orsola Benincasa, dal Sacro Cuore al Bianchi, dal Nazareth alle Scuole Pie? Nomi che ricorrono più volte negli elenchi diffusi dal ministero, perché buona parte di questi istituti accolgono più scuole, le medie e il liceo classico, ad esempio, o le medie e l'istituto magistrale. Tipologie di scuole differenziate, per ciascuna delle quali ecco una quota dei finanziamenti.
Tirate le somme, sono 731mila euro che arriveranno nelle casse di queste scuole proprio mentre gli istituti pubblici lamentano le continue riduzioni di finanziamenti da Roma e dagli enti locali, e si contano gli spiccioli persino sulle fotocopie, per non parlare dei progetti che saltano e delle iniziative programmate e mandate in soffitta. Razionalizzazioni della spesa che hanno spinto anche l'Anci, l'associazione dei comuni italiani, a prendere posizione. Per ricordare, ad esempio, che le innovazioni targate Moratti "non prevedono risorse finanziarie per i servizi per la scuola dell'infanzia? non prevedono risorse per i libri di lingua straniera diventata obbligatoria alle elementari, idem per i servizi per i bambini che anticiperanno l'iscrizione alle materne (a 2 anni e mezzo) e alla prima elementare (a 5 anni e mezzo)". Per non parlare delle riduzioni di organico che mettono a rischio persino la mensa scolastica.
Tutto mentre le scuole, anche le paritarie, fanno i conti con le incertezze circa le modalità ed i tempi per le iscrizioni degli alunni per il prossimo anno scolastico. S'attendono le circolari ministeriali che facciano luce in proposito, e tra le polemiche sabato prossimo la scuola torna in piazza. Per una manifestazione nazionale convocata a Roma ma voluta da coordinamenti e comitati spuntati in tutta Italia, anche in Campania ed a Napoli, per la difesa del tempo pieno e del tempo prolungato, contro la riforma Moratti, "per la difesa della scuola pubblica e democratica". Una manifestazione alla quale hanno aderito i sindacati, ma che vedrà protagonisti genitori e bambini, insegnanti e lavoratori della scuola.