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Repubblica-Napoli-In classe a 5 anni e mezzo tra divieti e sotterfugi

Asili ed elementari: è caos In classe a 5 anni e mezzo tra divieti e sotterfugi Il campionario delle offerte tra primine e promesse: "Vi faremo sapere..." Molte scuole acc...

22/01/2003
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la Repubblica

Asili ed elementari: è caos
In classe a 5 anni e mezzo tra divieti e sotterfugi
Il campionario delle offerte tra primine e promesse: "Vi faremo sapere..."
Molte scuole accettano le liste di attesa innescando la sfida per accaparrarsi gli alunni
Ad alimentare le incertezze la mancanza di informazioni sulla "Moratti" non ancora approvata
Genitori in coda per reclamare i posti nelle materne (i termini scadono il 25 gennaio). Confusione sulla legge
BIANCA DE FAZIO


È TEMPO di iscrizioni nelle scuole della Campania. Entro sabato (25 gennaio), tutti gli alunni che l'anno prossimo dovranno frequentare le scuole pubbliche, di ogni ordine e grado, devono presentare l'iscrizione alla scuola prescelta. Un'operazione che riguarda oltre 360 mila studenti solo a Napoli e provincia. E che tiene sulle spine i genitori, alle prese con scelte spesso difficili e determinanti per il futuro dei loro figli. Ma quest'anno il problema si chiama primina.
Le richieste di iscrivere i bambini in anticipo alla scuola elementare si sono moltiplicate, complice la confusione che si è creata intorno alla riforma Moratti che promette proprio l'iscrizione alle elementari anche per gli alunni di 5 anni e mezzo e, all'asilo, per quelli di 2 e mezzo. Una riforma annunciata, che però non è ancora legge. Ma non tutti conoscono o riescono a seguire gli iter parlamentari delle norme che stanno per nascere: in tanti restano colpiti esclusivamente dalle promesse del ministro, magari ascoltate in tv: "I nostri bambini sono maturi per andare a scuola a 5 anni e mezzo". Ed è il caos. Genitori che si presentano alle segreterie delle scuole convinti di poter iscrivere in prima il bambino nato nel '98, addetti e dirigenti costretti a dire di no, madri convinte che si stia negando loro un diritto, padri polemici "perché quell'altro istituto i più piccoli li prende". Un tira e molla tale da costringere il Ministero ad inviare, proprio in questi giorni, una circolare che chiarisce: per l'anno scolastico 2003-2004 restano in vigore "le disposizioni già vigenti in passato". Nulla è cambiato, insomma, se non nelle aspettative dei cittadini.
Ad alimentare le incertezze, anche le diverse proposte delle singole scuole: se nella maggior parte dei casi le iscrizioni ai bambini nati nel '98 vengono negate, non mancano gli istituti che, grazie all'autonomia, prendono i più piccoli inserendoli in sperimentazioni e progetti varati dalla singola scuola. Proprio l'autonomia, che ha innescato la corsa allo studente, la sfida per accaparrarsene il più possibile (spazi permettendo), ha spinto molte scuole a fare i salti mortali per soddisfare le richieste delle famiglie, e non mancano i casi di quelle che lasciano aperto uno spiraglio alla speranza: prendono una sorta di preiscrizione, una lista d'attesa, registrando nome e numero di telefono del potenziale alunno "Così vi chiameremo se ci sarà l'opportunità di accontentarvi".
Il campionario di offerte didattiche "alternative" è per quanto possibile vario: ci sono scuole che hanno varato una primina "sperimentale", scuole che iscrivono il cinquenne all'ultimo anno della materna ma lo piazzano come "uditore" in una prima elementare, scuole che affidano alle insegnanti della materna l'incarico di preparare i piccini come stessero in prima elementare, per far poi sostenere l'esame d'ammissione in seconda (esame interno, con le maestre della scuola), scuole dell'infanzia che metteranno insieme i piccini di 2 anni e mezzo e quelli di 3. Persino le scuole che già quest'anno sono state scelte dalla Moratti per la sperimentazione non possono offrire certezze circa il futuro: nessuno ha assicurato loro che - riforma o non-riforma - l'esperienza della sperimentazione continui, anche se i dirigenti scolastici si sono attrezzati per rispondere alle aspettative degli utenti.
Già, le aspettative. Il miraggio di materna ed elementare anticipata ha solleticato migliaia di genitori, sono tanti quelli che pur di mandare i piccini a scuola stanno rifluendo verso le private, dove si sono moltiplicate le richieste per la primina (quelle per l'asilo sono già di norma moltissime).
Proprio ieri il ministro Moratti ha affermato: "Se la riforma passerà in tempi brevi, vedremo eventualmente di riaprire le preiscrizioni". Preannunciando, insomma, ancora settimane di incertezza per le famiglie e per le scuole. Che quand'anche passasse la riforma, si troverebbero alle prese con nuovi problemi: in quali classi - viste le croniche carenze strutturali - sistemare le migliaia di bambini che avrebbero diritto a frequentare anticipatamente? Da quali insegnanti farli seguire, visto il blocco delle assunzioni? E vale la pena di ricordare che a Napoli, e in molti comuni della regione, per la scuola dell'infanzia già esistono lunghe liste d'attesa che lasciano fuori piccini che hanno già 3 anni e che dunque avrebbero diritto alla scuola.