Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-Prove di unità sindacale ma la strada resta in salita

Repubblica-Prove di unità sindacale ma la strada resta in salita

Piccoli passi di avvicinamento tra Cgil, Cisl e Uil. Si riparte dal Mezzogiorno Prove di unità sindacale ma la strada resta in salita La Cgil: "Programma articolato per verificare la converg...

22/10/2002
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Piccoli passi di avvicinamento tra Cgil, Cisl e Uil. Si riparte dal Mezzogiorno
Prove di unità sindacale ma la strada resta in salita

La Cgil: "Programma articolato per verificare la convergenza con le altre organizzazioni" Angeletti:"Difendiamo il Patto per l'Italia"
RICCARDO DE GENNARO

ROMA - Le divisioni di un anno non si saldano in un giorno. Parlare, oggi, di unità sindacale in vista è assolutamente prematuro e, forse, l'obiettivo non rientra per ora neppure nelle intenzioni di Epifani, Pezzotta e Angeletti. Qualche passo di avvicinamento Cgil, Cisl e Uil lo stanno comunque facendo, nella ricerca non di un'idea comune di sindacato, ma perlomeno di "terreni comuni". La Uil ieri ne ha individuati tre: Fisco, Mezzogiorno, Fiat. Ha detto Angeletti a Napoli: "La Uil chiederà a Cgil e Cisl di promuovere iniziative in tutti i capoluoghi delle regioni meridionali per chiedere al governo una rapida e puntuale applicazione del Patto per l'Italia". E ha aggiunto: dobbiamo "fare in modo che tutti quei provvedimenti che oggi non sono in Finanziaria o sono sbagliati, nel senso che contraddicono il Patto per l'Italia, vengano cambiati".
Fare riferimento al Patto per l'Italia, che la Cgil non ha firmato, è tuttavia rischioso ai fini dell'unità. Il sindacato guidato da Epifani avrebbe, infatti, non poche difficoltà ad aderire a una proposta che metterebbe in discussione mesi di lotta. I fischi che si sono levati venerdì in piazza San Carlo, a Torino, quando Epifani ha espresso il suo rammarico per la mancata adesione di Cisl e Uil allo sciopero non confortano d'altronde la Cgil nel lavoro di ricucitura. Un lavoro che la segreteria Cgil tenta tuttavia di definire, anche se con estrema cautela. Dopo aver espresso grande soddisfazione per la "straordinaria partecipazione allo sciopero e alle manifestazioni del 18 ottobre", la segreteria Cgil ha annunciato che costruirà, a partire dalla riunione dei tre segretari generali il 28 ottobre, "un programma articolato" per verificare le "possibilità di convergenza" con Cisl e Uil: "In particolare - si legge nel comunicato - di fronte all'emergenza dettata dalle questioni connesse alle politiche industriali e al Mezzogiorno, la Cgil proporrà a Cisl e Uil iniziative specifiche di mobilitazione" per contrastare le scelte del governo. La Cgil giudica poi "improrogabile" l'avvio con Cisl e Uil di "un confronto sulle regole della rappresentanza e sulla verifica del consenso dei lavoratori su piattaforme e accordi".
Sono cose che Epifani ribadirà presumibilmente questa sera nella puntata di Porta a Porta, al quale parteciperanno anche Pezzotta e Angeletti (oltre al ministro Antonio Marzano). Prima dello sciopero, Epifani aveva confidato che la strategia per la ripresa dei rapporti unitari sarebbe passata attraverso temi del Mezzogiorno e della scuola. Pezzotta, per ora, si limita a parlare di possibili convergenze: "Non dimentico i cartelli con la scritta Giuda Iscariota nelle manifestazioni Cgil". Il cammino unitario è particolarmente delicato tra i metalmeccanici, che - caso Fiat a parte - lavorano al rinnovo del contratto di categoria: ieri la Fiom ha deciso che, non avendo avuto "garanzie minime" da Fim e Uilm sulla democrazia sindacale, procederà da sola con l'assemblea dei delegati (il 30-31 a Roma) e la proposta di una piattaforma separata.