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Repubblica-Roma-scuola;mille posti in meno

Gli effetti della riforma Moratti, sindacati in rivolta Verso una forte riduzione delle cattedre nel Lazio. I tagli maggiori sono previsti nelle superiori Scuola, mille posti in meno ANNA MARIA ...

28/05/2002
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la Repubblica

Gli effetti della riforma Moratti, sindacati in rivolta Verso una forte riduzione delle cattedre nel Lazio. I tagli maggiori sono previsti nelle superiori
Scuola, mille posti in meno

ANNA MARIA LIGUORI

La scure della Moratti ha sottratto alla regione Lazio già quasi mille cattedre: all'inizio del prossimo anno scolastico, infatti, ci saranno 837 docenti in meno rispetto all'anno scorso. Tra le iscrizioni e la definizione del numero delle classi, le prime conseguenze delle disposizioni ministeriali appaiono già una catastrofe. I Csa, Centri di servizio amministrativo, che sostituiscono i provveditorati hanno ultimato il totale delle classi ed il bilancio è davvero pessimo.
Il conteggio fatto dagli addetti ai lavori ha sortito immediate reazioni nelle scuole di ogni ordine e grado. "Il Lazio è al quarto posto nella graduatoria nazionale, dopo Lombardia, Campania e Sicilia, per docenti non confermati", spiega Claudio Ortale del Comitato Unitario di Base, Cub Scuola. "Oggi il numero totale degli insegnanti, esclusi quelli di sostegno, è pari a 64.061 unità, ai quali per l'anno scolastico 2002/2003 bisogna sottrarre 837 docenti. Questo è avvenuto il 19 febbraio scorso quando la Moratti con una circolare ha fissato le dotazioni di organico per il prossimo anno scolastico. Si è trattato di un atto preliminare al decreto ministeriale in programma questo mese (ndr. questo decreto si fa annualmente e riguarda esclusivamente gli organici) che non è stato ancora siglato, al quale però il ministro sta mettendo mano non certo per fare degli aggiustamenti positivi né per il corpo insegnanti né per la scuola in generale. Per ora i posti di lavoro persi sono 8500 in tutt'Italia".
Ad avere la peggio sembra essere la scuola superiore che, oltre a circa 4 mila tagli complessivi, annovera anche la soppressione degli "spezzoni di cattedra" cosa che porta molti docenti al cottimo delle 24 ore settimanali, pagate con un forfait straordinario davvero basso.
Ma vediamo come si profila la situazione nel Lazio per ogni ordine di scuola:
Materna Qui non sono stati attuati tagli perché la domanda è più forte dell'offerta, ma a dispetto delle lunghe liste d'attesa non sono stati neanche stati incrementati gli organici che restano 6356. Gli aspetti negativi sono l'aumento delle liste d'attesa; la forte riduzione del tempo pieno; l'azzeramento dei progetti per i bambini svantaggiati e per l'integrazione degli alunni stranieri; l'azzeramento della quota funzionale del personale per progetti alternativi.
Elementare Il totale dei docenti scende da 21.106 a 20.865, ovvero meno 241 docenti pari alla percentuale di meno 1,14. In più niente nuove istituzioni del tempo pieno; niente lingua straniera nel primo ciclo (I e II elementare ) e riduzione nel secondo ciclo. Per il resto come per la materna.
Media Il totale dei docenti scende da 13.953 a 13.768, ovvero meno 185 insegnanti pari a meno 1,33 per cento. E poi niente nuove istituzioni per il tempo prolungato; riduzione dei tempi prolungati funzionanti; azzeramento degli altri progetti.
Superiore Il totale dei docenti scende da 22.647 a 22.236, pari a meno 411 insegnanti per una percentuale del meno 1,81. Non sono più attivati molti indirizzi già presenti, soprattutto negli istituti tecnici e professionali.
Prima della decisione finale del ministro Moratti il mondo scolastico e i sindacati stanno organizzando assemblee e mobilitazioni. Tra le battaglie più forti attese nel Lazio c'è quella per gli insegnati di sostegno ai disabili e portatori di handicap. La nuova legge prevede che gli alunni per classe aumentino fino a 28 con 2 portatori di handicap, una situazione insostenibile per l'endemica mancanza di personale già esistente.